Anche European Bioplastic favorevole alla “bussola” della Commissione europea

(Foto European Bioplastics)

La “bussola” per la competitività presentata dalla Commissione europea nei giorni scorsi, che rappresenta la sua prima iniziativa di rilievo del nuovo mandato da poco iniziato, intende fornire un quadro strategico e chiaro per orientare il suo lavoro, ma traccia anche un percorso affinché l'Europa si attesti come ​​luogo in cui tecnologie, servizi e prodotti puliti del futuro vengono progettati, realizzati e immessi nel mercato, diventando al contempo il primo continente a raggiungere la neutralità climatica.

Tale orientamento ha raccolto il favore anche di European Bioplastics, rimarcando fermamente che le plastiche di origine biologica, biodegradabili e compostabili possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di competitività sostenibile stabiliti dalla bussola della Commissione europea.

Hasso von Pogrell.
(Foto Linkedin/
European Bioplastics)

"La quota media di prodotti chimici a base biologica nel mercato chimico complessivo è superiore al 3% e ha generato 65 miliardi di euro di valore aggiunto nel 2019, garantendo 500.000 posti di lavoro. Questi numeri dimostrano un potenziale di crescita significativo, considerando che le PMI costituiscono la maggior parte degli attori economici nella filiera della plastica a base biologica, biodegradabile e compostabile", ha affermato Hasso von Pogrell, direttore generale di European Bioplastics.

In questo contesto, sarà necessario elaborare un quadro politico chiaro, come un piano d'azione industriale sui biopolimeri che stabilisca un campo di gioco equo per le plastiche a base biologica, biodegradabili e compostabili, al di là di standard ed etichette. Incentivi di mercato, come quelli recentemente introdotti negli Stati Uniti, sono assolutamente necessari in Europa per impedire che il ritorno sugli investimenti pubblici e privati ​​venga raccolto altrove.