L’Europa resta in svantaggio competitivo
Con oltre 1,2 milioni di lavoratori, 655 miliardi di euro di fatturato e 10,2 miliardi di euro di investimenti in ricerca e innovazione, l'industria chimica europea è un settore economico capace di generare ricchezza e contribuire in modo significativo alla costruzione di un futuro sostenibile per l'Europa.
A fronte di queste premesse, il rapporto “Facts & Figures 2024” di Cefic evidenzia che il Vecchio Continente rimane in una posizione di svantaggio competitivo rispetto a USA, Cina e Medio Oriente a causa degli elevati costi energetici, normativi, di manodopera e di materie prime. Ciò è dimostrato per esempio dal fatto che nel 2023 la produzione di etilene in Europa è risultata fino a 3,2 volte più costosa rispetto agli USA. Insieme alla limitata crescita della domanda globale e alla elevata spesa in conto capitale in altre regioni, il mercato chimico globale è sempre più competitivo e l'Europa si trova pagarne il prezzo elevato.
Dal rapporto emerge anche che con un'oscillazione attorno al 75%, l'utilizzo della capacità produttiva dell'UE27 rimane ben al di sotto della media storica e, sebbene l'Europa mantenga una bilancia commerciale positiva, le esportazioni non crescono allo stesso ritmo del mercato globale, con uno spostamento della produzione verso le regioni dell’Asia, con la Cina che supera tutte le altre aree di dislocazione. Nel quadro generale europeo la produzione di polimeri è pari a circa il 18% del totale, quota che, con il 16% è appannaggio della plastica, cui si aggiunge un 1% rispettivamente di gomma sintetica e fibre artificiali.
Il rapporto rilancia, quindi, ancora una volta, la necessità di intraprendere azioni urgenti e coraggiose per garantire il futuro industriale generale dell’Europa, non soltanto in termini di implementazione del Green Deal, bensì anche di prevenzione di un’ulteriore deindustrializzazione a livello continentale. I dati emersi sostengono altresì la Dichiarazione di Anversa del febbraio 2024, che invita a un rilancio delle attività commerciali al fine di attrarre investimenti in Europa e di realizzare proprio il Green Deal dell'UE, così come salvaguardare posti di lavoro in tutto il continente.