Cefic chiede alla nuova Commissione europea azioni urgenti e coraggiose

(Foto Cefic)

L'industria chimica europea è a un punto di rottura ed è necessaria un'azione decisiva ora; senza misure coraggiose, l'industria che è stata a lungo una pietra miliare della prosperità dell'Europa rischia un ulteriore declino, mettendo a repentaglio il suo futuro nel continente. Questo il messaggio chiaro e urgente con cui Cefic, la federazione europea dell’industria chimica ha dato il benvenuto alla nuova Commissione europea.

Senza mezzi termini, per la federazione europea la situazione è critica. I prezzi dell'energia in Europa, da due a quattro volte superiori a quelli dei concorrenti, sono insostenibilmente alti e il sistema normativo dell'UE è troppo complesso, lento e spesso contraddittorio. Questa situazione rende estremamente difficile non solo operare, ma anche trasformarsi in linea con gli obiettivi del Green Deal. Gli investimenti si allontanano e l'occupazione viene messa a duro rischio, mentre le regioni con quadri di riferimento più semplici, più rapidi e più favorevoli stanno prendendo il posto dell'Europa. Per Cefic, non si tratta solo di un avvertimento, ma di un processo già in atto.

"Chiediamo a voi, i nostri nuovi leader europei, di fare il punto sugli appelli di Anversa per contribuire a ripristinare il business case per gli investimenti in Europa. Vi chiediamo di valutare attentamente la situazione normativa e il valore aggiunto di tutte le politiche emanate prima di lanciare nuove importanti proposte. La nostra industria chimica europea e gli 1,2 milioni di lavoratori che impiega direttamente dipendono da voi e ora vi stanno osservando. Mai prima d'ora, i dipendenti delle nostre aziende hanno prestato così tanta attenzione alle decisioni prese a Bruxelles. Non dovrebbero esserci più chiusure di impianti e perdite di posti di lavoro come conseguenza di un sistema europeo lento, costoso e pesante. Dobbiamo lavorare insieme in modo rapido ed efficiente per fare dell'Europa il luogo migliore dove condurre le attività e fare business", ha dichiarato Marco Mensink (nella foto), direttore generale di Cefic.

Cefic sottolinea come l’'industria chimica dell'UE sia stata uno dei primi settori a schierarsi a sostegno del Green Deal e a rimanere ferma nella sua posizione. Tuttavia, il futuro dell'Europa come leader industriale dipende dalle scelte che vengono fatte oggi. Il Green Deal stesso rischia di essere realizzato al di fuori dell'UE. L'industria chimica è pronta a sostenere la Commissione per realizzare un'Europa resiliente, sostenibile e prospera. È il momento di agire, prima che sia troppo tardi.