Nei settori gomma e plastica Italia seconda in Europa trainata dalla Lombardia
L’Italia è il secondo Paese europeo più rilevante nel settore della gomma e della plastica, preceduto solo dalla Germania, per numero di unità locali, valori di fatturato e valore aggiunto, mentre la Lombardia è il territorio nazionale più importante nel settore, incidendo per circa un terzo delle unità locali (3,7 mila nel 2020) e degli addetti (60,7 mila nel 2020) sul totale italiano.
Lo mostra l’indagine realizzata da Assolombarda e Federazione Gomma Plastica, presentato nel corso del convegno “Industrie che modellano il futuro - Il valore della Gomma e della Plastica e delle rispettive filiere in Lombardia e negli scenari di crescita italiana ed europea” tenutosi presso la sede di Assolombarda a Milano il 20 settembre. Il peso della regione, emerge dall’analisi dei dati, sale ulteriormente se si considera il valore economico generato, in quanto il settore lombardo nel 2021 ha generato 22,3 miliardi di euro di fatturato (il 40% del dato nazionale) e 5,5 miliardi di valore aggiunto (il 39%).
Il peso della gomma e della plastica lombarda, mostra la ricerca, non emerge soltanto a livello nazionale, ma anche a livello europeo. Infatti, la Lombardia è la prima regione europea per numero di unità locali e quarta (dopo Renania-Westfalia, Bayern e Baden-Württemberg) per numero di addetti. Inoltre, tra le principali regioni europee, la Lombardia è l’unica regione, insieme alla Renania, ad aver registrato un aumento di addetti tra il 2012 e il 2020, sintomo di un settore tuttora in espansione.
Per comprendere appieno la rilevanza dell’industria della gomma e della plastica è necessario allargare l’analisi includendo gli altri settori che compongono la filiera, ovvero le industrie che fanno parte dell’intero processo produttivo: dalla creazione delle miscele a partire dai polimeri, alla loro trasformazione in prodotto finito, fino al riciclo del prodotto giunto a fine vita. Si tratta di una filiera che in Lombardia occupa oltre 74 mila addetti in circa 4,4 mila unità locali (33-34% del totale italiano), generando 30,9 miliardi di euro di fatturato e 7,4 miliardi di euro di valore aggiunto (43-44% del totale italiano).
L’importanza della Lombardia nel settore della gomma e della plastica è confermata anche dalle vendite all’estero: nel 2022 il 37% delle esportazioni italiane del settore sono partite dalla Lombardia, pe un valore di 7,6 miliardi di euro, rappresentando non solo la principale regione esportatrice italiana, ma anche la seconda a livello europeo, dietro alla Renania-Vestfalia (9,5 miliardi). Nell’ultimo decennio, inoltre, emerge un andamento di forte crescita, pari a +61% (2022 su 2012), delle esportazioni lombarde di gomma e di plastica.
“I dati della ricerca dimostrano quanto il comparto della gomma-plastica sia oggi un settore trainante della nostra economia”, ha dichiarato il direttore generale di Assolombarda, Alessandro Scarabelli. “Dai trend ricavati dall’attività di indagine emerge che la Lombardia è la prima regione in Europa per numero di unità locali e la quarta per numero di addetti. Tali evidenze restituiscono una corretta narrazione della nostra industria, testimoniando quanto sia risorsa preziosa dei territori. Certo: permangono ombre che non ci lasciano affatto sereni sulla congiuntura economica. È innegabile, infatti, che il conflitto russo-ucraino e le tensioni geopolitiche su larga scala continuino a rappresentare un fattore di instabilità. In questo scenario, la presentazione del rapporto ci permette di confrontarci sul futuro del settore con evidenze chiare e puntuali, avvalendoci di una virtuosa collaborazione tra associazioni territoriali e di categoria. Una circostanza che dimostra quanto le rispettive mission siano complementari nella grande famiglia di Confindustria”.
“I dati elaborati dal Centro Studi Assolombarda sono la conferma del peso delle nostre due industrie nell’economia europea e nazionale e della loro presenza qualificata e capillare sul territorio italiano oltre che del valore che portano alle altre industrie manifatturiere del Paese”, ha commentato Marco Do, presidente di Federazione Gomma Plastica. “Ce l’hanno confermato i colleghi delle filiere delle bevande, della cosmetica e della farmaceutica, ma sono molte altre le filiere industriali che beneficiano dei prodotti in gomma e in plastica in termini di qualità e sostenibilità. L’auspicio è che il legislatore, italiano ed europeo, non penalizzi le nostre industrie e in generale la manifattura nazionale con provvedimenti talvolta più mossi da ideologia ambientalista che da volontà di una vera sostenibilità ambientale, economica e sociale”.