Nuova termoformatrice di Amut Comi con software integrale di Bosch Rexroth
Grazie all’utilizzo della piattaforma software ctrlX Automation di Bosch Rexroth, Amut Comi lancia la nuova generazione di termoformatrici ACF, presentata al pubblico in occasione di Plast 2023. “Ci occupiamo della costruzione di macchine termoformatrici, principalmente per ciò che riguarda la produzione di imballaggi per alimenti, ma anche per quello che concerne il packaging industriale, con sistemi di confezionamento di prodotti industriali quali blister e valve. Non solo: forniamo macchine per la produzione di tutti quei contenitori che poi vengono utilizzati per la spedizione o per la messa in linea su sistemi automatici di montaggio di apparecchiature tecniche. Facciamo macchine termoformatrici di concezione multistazione che svolgono un processo in linea partendo da materiali termoplastici, gran parte derivanti dal riutilizzo di materie plastiche già esistenti oppure a base naturale, in maniera tale che il prodotto risulti poi compostabile o riciclabile”, ha spiegato Alfredo Banfi, responsabile commerciale di Amut Comi.
Amut Comi realizza macchine termoformatrici di diverse dimensioni, così che si adattino alle esigenze produttive dei suoi clienti. L’obiettivo dell’azienda è quello di customizzare il più possibile le proprie macchine in modo tale da soddisfare anche le esigenze più particolari di ciascun committente. “Non forniamo macchine termoformatrici fini a sé stesse, ma cerchiamo di integrarle con funzioni, operazioni e fasi che vengono attualmente svolte o fuori linea, o manualmente. Dotiamo i clienti di sistemi completamente automatici (o automatizzati), comprendenti soluzioni per l’etichettatura, per la marcatura (anche laser) e per l’inserimento di assorbenti del siero rilasciato da determinate categorie di alimenti. Ci sforziamo di ideare macchine capaci di gestire il prodotto a tutto tondo, finanche la sua pallettizzazione”, ha aggiunto Banfi.
Per fornire soluzioni sempre innovative è nata la collaborazione con Bosch Rexroth, declinata con l’intento specifico di arricchire le macchine con nuove tecnologie che le rendano maggiormente performanti. La spinta definitiva perché venisse imboccata la strada che ha poi portato a realizzare un’intera gamma di macchine smart l’ha data l’avvento dell’Industria 4.0. Ne è nato l’impulso a realizzare sistemi connessi, in grado di scambiare informazioni con le macchine, all’inizio limitatamente a dati inerenti al ciclo produttivo, poi, via via, sempre più sofisticato e complesso. “Oggi i clienti chiedono soluzioni in grado di assicurare una manutenzione preventiva, predittiva ed effettiva della macchina, nonché un controllo da remoto dell’apparecchiatura il più accurato possibile. Da questa esigenza legata a doppio filo alla possibilità di ricevere informazioni dai componenti utilizzati (e anche alla luce della crescita in termini di software per il controllo), ne è derivata la richiesta a Bosch Rexroth di mettere l’azienda nelle condizioni di poter acquisire e gestire una serie di informazioni e dati trasmessi dalle macchine e fondamentali per migliorarne l’efficienza e le prestazioni.
In questo momento i prodotti di punta di Amut Comi appartengono alla serie ACF, macchine multistazione che eseguono operazioni di termoformatura, di taglio, di impilamento e, in alcuni casi, anche di imballaggio in linea. Il modello di punta della gamma è denominato ACF 650. “Amut Comi ha creato una macchina basata al 100% su ctrlX Automation, la nostra piattaforma modulare basata su sistema operativo Linux Real-Time che ne monitora completamente il funzionamento, dalla parte relativa al controllo fino a quella riguardante motori e azionamenti. Adesso c’è l’intenzione di integrare le funzionalità di ctrlX Automation anche alla parte di HMI (interfaccia operatore-macchina), a testimonianza del segno di una collaborazione tra Amut Comi e Bosch Rexroth che ha comportato risultati lusinghieri”, ha commentato Alessandro Cozzolino, segment manager packaging di Bosch Rexroth.
“Al cliente viene offerta la possibilità di avere un sistema di reporting dati personalizzato, tagliato su misura in base al tipo di lavorazione effettuata e alle informazioni che davvero necessita di avere sottomano. Il possessore della macchina quasi se ne dimentica, perché avendo l’apparecchiatura queste caratteristiche di connettività molto elevate (una comunicazione molto spinta tra il controllo della macchina e l’attrezzatura ctrlX Automation di Bosch Rexroth), al cliente di Amut Comi vengono periodicamente presentate eventuali anomalie della stessa secondo una logica propositiva di servizio postvendita. Il vantaggio consta nel ridurre al minimo il fermo macchina (e la gestione della sua componentistica e ricambistica), perché chi la fornisce è in grado di predire ciò che potrebbe provocare guai seri nel caso non si intervenisse”, ha proseguito Cozzolino, soffermandosi su uno dei vantaggi più rilevanti conseguenti alla adozione integrale di ctrlX Automation sulla termoformatrice ACF 650.
“La migrazione dal vecchio al nuovo controllo non è stata per nulla traumatica. Una volta individuate le librerie, tutto è sostanzialmente filato liscio, senza problematiche di sorta. Anche grazie al nostro sistema di controllo gestionale della macchina, molto avanzato, è stata abbastanza semplice l’introduzione delle funzionalità di ctrlX Automation, operazione che non ha comportato uno stravolgimento di quello che già c’era, bensì una sua crescita, un suo upgrade. Adesso ci piacerebbe utilizzare la piattaforma di Bosch Rexroth per poter integrare tecnologie IoT”, ha puntualizzato Matteo Gentini, che si occupa di impiantistica e software in Amut Comi, riguardo alla tempistica del progetto che ha coinvolto Bosch Rexroth per la realizzazione della ACF 650.
“Bosch Rexroth ha già creato dashboard (“cruscotti”) e grafici pronti per l’elaborazione che consentono di avere funzionalità legate al mondo IoT con uno sforzo minimo”, ha concluso Cozzolino.