Per l’AGCM Husky non ha violato le leggi sulla concorrenza
Si è conclusa a favore di Husky Injection Moulding Systems l’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenze e del Mercato (AGCM) italiana, che ritiene il comportamento del costruttore canadese conforme alla legge e infondati gli elementi alla base dell’istruttoria medesima.
Lo fa sapere la stessa Husky in un comunicato, dove spiega come AGCM si sia pronunciata dopo una approfondita indagine sui suoi dati aziendali e ingegneristici durata oltre due anni al termine della quale, contrariamente a quanto esposto nella iniziale denuncia anonima, non è stata riscontrata alcuna prova della presunta violazione delle leggi italiane sulla concorrenza.
A tale riguardo l’azienda, prosegue il comunicato, durante tutta l’indagine si è sempre detta convinta che la sua tecnologia Mold ID utilizzata sulla sua gamma di macchine HyPET HPP per lo stampaggio a iniezione non violi in alcun modo la libera concorrenza e sia finalizzata esclusivamente a garantire l'integrità del sistema e la sicurezza dell'operatore.