La plastica: il materiale del XXI secolo
La plastica sarà il materiale del XXI secolo. È quanto dichiarato da Cipad (Council of International Plastics Associations Directors) durante l’incontro annuale tenutosi a Londra il 22 e il 23 giugno. I direttori delle associazioni della filiera della plastica che partecipano a Cipad hanno esaminato i fattori trainanti del comparto, individuando in riduzione delle emissioni di anidride carbonica, bassa conduttività, con conseguente eccellente isolamento termico, e durabilità gli elementi chiave per il consolidamento dell’impiego dei polimeri in un numero crescente di applicazioni.
“L’industria plastica mondiale condivide un’agenda che richiede sempre maggiore cooperazione. Purtroppo, la presenza nei mari e sulle coste di rifiuti in materiale plastico nuoce all’immagine dei polimeri, originando politiche restrittive sull’uso dei prodotti in plastica spesso dettate più dall’emotività che non da fattori oggettivi. Inoltre, stiamo notando difficoltà crescenti nel reperimento di manodopera qualificata, nonostante i continui sforzi per formare forza lavoro preparata e competente. Un altro problema che sicuramente sta affliggendo tutto il comparto è la carenza di materie prime sul mercato”, ha dichiarato Mario Maggiani, direttore di Assocomaplast.
All’incontro Cipad di quest’anno erano rappresentate undici associazioni provenienti da quattro continenti. “È fondamentale avere uno stretto network. Notizie allarmistiche possono diffondersi in pochi minuti da un paese in tutto il mondo e una risposta coordinata è spesso la più efficace. Cipad facilita la creazione e la condivisione di politiche comuni”, ha concluso Mario Maggiani.