Da cinquant’anni a Filago
Nel 1971, 30 operai italiani della Bayer di Leverkusen avviavano il primo impianto per la produzione di materie plastiche dello stabilimento di Filago (Bergamo). Guidati da Theo Bechlenberg, stavano dando il via a una storia di eccellenza che oggi vanta linee produttive d’avanguardia a livello tecnologico per il coumpounding del policarbonato, un centro di eccellenza a livello mondiale per la creazione del colore applicato alle materie plastiche (Color & Design Center), la produzione di oltre l’80% di Apec, materiale termoplastico fondamentale per i prodotti finiti a contatto con circuiti elettrici e fonti di calore, di tutto il gruppo.
Il successo dello stabilimento è legato alla eccezionale flessibilità dimostrata nell’adattare tecnologie e produzioni all’evoluzione del mercato e dalla lungimiranza con cui sono state adottate misure di protezione dell’ambiente, dell’aria e dell’acqua con obiettivi spesso superiori a quelli richiesti dalla legislazione nazionale. Lo stabilimento ha ottenuto, per primo in Italia, la certificazione ambientale ISO14001 nel 1996. Nel 1999 l’intero sito produttivo ha ottenuto la prima registrazione Emas (Eco Management and Audit Scheme) in assoluto come polo chimico-industriale nel suo insieme. Il sistema di protezione ambientale di Filago ha così trovato un riconoscimento ufficiale negli Anni Novanta, ben prima che fosse richiesto.
A cinquant’anni dal suo avviamento, lo stabilimento di Filago ha l’esperienza, la competenza e la forza per continuare a essere all’avanguardia nell’industria delle materie plastiche, soprattutto nell’ottica di una produzione sempre più circolare e sostenibile. L’obiettivo è conciliare l’attenzione verso il pianeta, le persone e la crescita, le tre “P” di Covestro: People, Planet, Profit. A livello globale, la multinazionale tedesca ha indicato quattro percorsi per rendere circolare l’economia: aumento dell’uso di materie prime alternative; implementazione di modalità di riciclo innovativo; crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili; promozione di collaborazione con università, aziende e istituzioni per trovare ulteriori nuove soluzioni.
A Filago, Covestro sta lavorando su campionature di prodotti nuovi con una quota importante di materia prima riciclata, non proveniente da polimerizzazione ma da prodotti a fine vita reimmessi nel sistema produttivo. Accanto all’efficientamento energetico e all’uso crescente di energia da fonti rinnovabili, lo studio dei prodotti da materie prime ricavate dal riciclo è la priorità. La crescita dello stabilimento continua così a essere valore per il territorio e per l’ambiente.