Futuro a stelle e strisce per Negri Bossi
L'intera divisione plastica del gruppo Sacmi è stata ceduta alla società americana Kingsbury. La capacità di operare ai più alti livelli in più settori e rami di business, ma anche quella di guardare avanti sono da decenni biglietto da visita del gruppo imolese: investire in tecnologia e capitale umano, creare le condizioni - tramite scelte societarie e manageriali lungimiranti - per la crescita e il rafforzamento sui mercati mondiali. Con queste premesse, l'11 aprile è stata ufficializzata l'operazione con la quale Sacmi ha ceduto l'intera divisione plastica all'americana Kingsbury, multinazionale con più di 120 anni di storia e sede a Rochester (New York), che opera a livello globale nei settori automobilistico, aerospaziale e della componentistica elettronica. "Questa cessione è coerente con la volontà dell'azienda di semplificare la gestione e focalizzarsi maggiormente nei business della ceramica e del packaging", ha sottolineato il direttore generale del gruppo Sacmi, Pietro Cassani, che adesso siede nel nuovo CdA del colosso americano.
Tre i gioielli di famiglia che, in casa Kingsbury, troveranno nuove opportunità di crescita. Il primo è Negri Bossi, tra i principali costruttori europei di presse per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche, parte del gruppo Sacmi da un decennio, durante il quale ha profondamente ristrutturato e ampliato la propria gamma di offerta, posizionandosi ai vertici del mercato. Quindi, Bi-Power, ramo d'azienda Sacmi specializzato nella produzione di presse di grandi dimensioni e già fornitore storico delle maggiori case automobilistiche d'Europa come Fiat-Chrysler. Infine, Roboline-Sytrama, attivo nel settore delle soluzioni robotizzate specifiche per il settore plastica.
"Il Gruppo Kingsbury saprà certamente dare ulteriore slancio a questo business, che oggi vale circa 100 milioni di fatturato", ha aggiunto Cassani. A partire dal forte contributo che le "new entry" daranno al colosso americano - a prendere la strada degli Stati Uniti saranno anche le controllate di Negri Bossi in Spagna, Francia, Regno Unito, India, Canada e appunto Usa - portandone il volume d'affari complessivo a quota 250 milioni di euro. "La mia partecipazione al nuovo CdA di Kingsbury garantirà un forte legame con il gruppo Sacmi, che rimane fornitore primario delle presse di grosso tonnellaggio realizzate a Imola", ha sottolineato il manager.
Come dire, internazionalizzazione che fa bene alla crescita e all'occupazione qui in Italia, considerando anche che dai nuovi proprietari è stata espressa l'intenzione di mantenere le attività produttive nei siti attuali e in particolare a Cologno Monzese (Milano) e a Imola (Bologna), senza alcun taglio dell'organico. Anzi favorendone una crescita trainata in particolare dai due mercati più promettenti, quello americano e quello inglese. Nuovi e ancora più ambiziosi obiettivi per entrambi i gruppi, dunque. E gli ingredienti ci sono tutti: basti citare che nel portafoglio Kingsbury rientrano, fra gli altri, il Ministero della difesa Usa, Chrysler, Ford, Briggs & Stratton, Whirlpool e Honeywell. Sacmi, dal canto suo, ha chiuso il 2013 con segno più, confermando così le prestazioni del 2012, mentre l'anno in corso mostra un ulteriore trend di crescita dei volumi e dei ricavi in tutte le divisioni.