Rehau si aggiunge alle aziende che stanno lasciando la Russia
Già all’inizio di marzo Rehau, produttore tedesco di componenti in materiale plastico per vari campi applicativi, aveva annunciato l’intenzione di lasciare Russa e Bielorussia a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, che l’azienda aveva condannato fin da subito, iniziando a ridurre le attività in maniera controllata e regolata.
La Russia, in particolare, è un mercato importante per l'azienda tedesca, che vi è presente da molti anni e che aveva auspicato che la situazione potesse risolversi al meglio rapidamente, sia per ragioni umanitarie sia per poter restare e proseguire regolarmente le proprie attività.
Presente anche in Ucraina, Rehau ha creato un team dedicato a coordinare gli aiuti ai propri lavoratori e alle loro famiglie nel Paese e istituito il fondo "Family for families", cui tutti i suoi 20 mila dipendenti nel mondo possono contribuire per offrire un supporto a breve termine.
A fronte dell’evolversi degli eventi, però, l’azienda ha deciso adesso di vendere le proprie attività in Russia e di ritirarsi completamente da tale mercato, per cui nei giorni scorsi è stato firmato un accordo preliminare.