Gentili: "Inaccettabile la decisione unilaterale di Interpack"
L’associazione dei costruttori italiani di macchine per l’imballaggio e il confezionamento Ucima ritiene impensabile lo svolgimento della fiera dal 25 febbraio al 3 marzo 2021.
Dopo mesi di tentativi di dialogo con gli organizzatori di Interpack, fino a ora la più importante fiera al mondo per le tecnologie di confezionamento e imballaggio, le aziende italiane, rappresentate da Ucima, si sono viste recapitare nei giorni scorsi una comunicazione da parte di Messe Düsseldorf, organizzatore della manifestazione, in cui si notifica lo svolgimento della manifestazione a Düsseldorf dal 25 febbraio al 3 marzo 2021.
La fiera, originariamente in programma dal 7 al 13 maggio 2020, era stata spostata unilateralmente dagli organizzatori a fine febbraio 2021. A nulla sono serviti gli appelli fatti nei mesi scorsi da Ucima e da altre associazioni italiane e internazionali e dalle stesse aziende agli organizzatori per chiedere lo spostamento della fiera ad altra data.
“Abbiamo agito a tutela degli interessi delle aziende italiane esercitando il nostro ruolo di rappresentanza imprenditoriale, ma abbiamo trovato dall’altro lato un interlocutore poco attento alle nostre richieste”, ha dichiarato il presidente di Ucima, Matteo Gentili (nella foto a destra).
“Vista la recrudescenza dei contagi da coronavirus e le conseguenti misure adottate dai vari governi europei e degli altri continenti, riteniamo infatti impensabile lo svolgimento di un fiera come Interpack tra qualche mese”, ha continuato Gentili.
“Una fiera internazionale come Interpack richiede investimenti molto importanti non solamente economici, ma anche in ricerca e sviluppo e attività di marketing, per cui riteniamo impossibile che possa svolgersi con il giusto ritorno dell’investimento se non si può assicurare un numero sufficiente di visitatori qualificati”, ha aggiunto Luciano Sottile, consigliere delegato alle attività promozionali.
“Ci appare per questo inaccettabile la decisione assunta dagli organizzatori, perché riteniamo non tenga in alcuna considerazione il volere delle aziende e della nostra industria nel suo complesso. Ci auguriamo pertanto che gli organizzatori possano riconsiderare la loro decisione”, ha concluso Gentili.