Estrusione e sostenibilità i temi chiave di Colines
Azienda a conduzione famigliare con un forte respiro internazionale, Colines è stata fondata nel 1973 ed è specializzata nello sviluppo di soluzioni per l’estrusione in bolla e a testa piana. La società investe da sempre in tecnologia e innovazione istituendo un dialogo costante con i trasformatori, con cui collabora in ottica di partnership per interpretare il mercato offrendo le risposte più adatte alle diverse esigenze. Il processo di verticalizzazione adottato da Colines permette di ingegnerizzare, produrre e testare direttamente le linee entrando sempre a più stretto contatto con le logiche dei clienti. Le famiglie fondatrici di Colines sono ancora oggi a capo di due holding che realizzano in totale un fatturato di 120 milioni di euro, 80 dei quali dalla costruzione d macchine per l’estrusione e la restante parte dalla trasformazione. In tutto, si parla di 50 mila metri quadri di superficie coperta per il montaggio/produzione, oltre 60 brevetti e 200 dipendenti. Ne parla il direttore marketing e comunicazione, Gabriele Peccetti.
R&D, cultura dell’innovazione e nuove soluzioni
“Sviluppiamo storicamente estrusori a testa piana con tecnologia cast”, esordisce Peccetti, “dallo stretch al film polipropilene al film igienico. Nel 2021 è partito il progetto di espansione nel settore blown che ha portato in poco tempo alla vendita di molte macchine, di cui 10 solo nell’ultimo anno, tra le quali una delle più complesse macchine in bolla presenti sul mercato: 11 strati e 4.300 mm di fascia finale netta. Si tratta della serie Polyblown, che copre un range di mercato molto ampio: da 3 a 11 strati con fascia netta fino a 4.300 mm. Una tipologia di macchina sulla quale il nostro gruppo sta puntando tantissimo. Colines ha reparti ricerca e sviluppo separati per le linee cast, cast stretch e bolla in cui investe ogni anno una buona parte degli utili. Da sottolineare che non ci concentriamo solo sulla macchina, ma anche sullo sviluppo del prodotto, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti un pacchetto completo. Di recente, abbiamo iniziato a seguire anche lo sviluppo di tecnologia legata al materiale rigenerato, passando quindi dal 100% vergine ai nuovi materiali green con varia percentuale di rigenerato. In sintesi, puntiamo a lavorare una varietà di materiali riciclati per favorirne il recupero. Ci concentriamo quindi su due fronti: da una parte i nostri prodotti attuali, dall’altra macchine che siano in grado di lavorare materiali rigenerati.”
Sostenibilità intrinseca al business
Un modello di business che copre l’intera filiera, dalla tecnologia ai materiali unito a una forte vocazione all’R&D, permettono a Colines di affrontare il mercato forte di oltre 60 brevetti, permettendo quindi di unire lo sviluppo tecnologico alla vendita di servizi. Grande attenzione alla sostenibilità, su cui Peccetti racconta: “Guardando alla sostenibilità, il tema del momento, va sottolineato che il nostro business contiene una quota di green intrinseca, vista l’attività connessa allo sviluppo di tecnologia per il riciclo. Stiamo inoltre costruendo un’area del sito dedicata al tema, che includa il concetto a tutto tondo, dal green alle politiche interne per la valorizzazione del personale, l’adozione di soluzioni di mobilità elettrica, energia rinnovabile per alimentare quote di attività industriale. Certamente per noi la sostenibilità si esprime principalmente con la lavorazione di materiale riciclato. Colines è in costante contatto con i produttori di resine, il che permette di testare il materiale sulle nostre linee di estrusione, valutandone di fatto la qualità e partecipando di conseguenza alla fase di sviluppo”.
Converting protagonista in fiera
Non può mancare infine una battuta sull’ormai prossima partecipazione all’edizione 2023 di Plast, su cui Peccetti afferma: “C’è aspettativa sulla fiera, importante per il nostro settore: da parte nostra privilegeremo la parte di converting, mettendola al centro della scena ma senza dimenticare l’estrusione che è il nostro core business. Possiamo contare sulla vicinanza dei nostri stabilimenti ai padiglioni fieristici per organizzare visite ad hoc per i clienti, mirate a dimostrare la nostra tecnologia approfittando delle macchine installate a disposizione. Non faremo una vera e propria open house ma mostreremo le macchine presenti in stabilimento, rendendo la nostra partecipazione un’esperienza ibrida tra fiera e azienda”.