Britannici positivi

Secondo i dati diffusi dalla British Plastics Federation (l'Associazione che rappresenta l'intera filiera delle materie plastiche, dalle materie prime alla trasformazione, al riciclo e alla costruzione di macchine) gli intervistati nell'ambito dell'ultima indagine semestrale mostrano un marcato ottimismo riguardo una possibile crescita del fatturato nei prossimi 12 mesi. Il 71% degli interpellati, confermando la stabilità dei prezzi e la disponibilità sul mercato delle materie prime - con conseguente riduzione dei costi di produzione - ritiene che ciò dovrebbe tradursi non solo in un incremento delle vendite ma anche in un migliore profitto. Sensazioni, queste, che si allontanano dalle tendenze attese all'inizio dell'anno, quando un aumento del fatturato era prospettato solo dal 56% degli intervistati.
Tra coloro che si aspettano un aumento del fatturato, il 23% crede in un incremento delle vendite tra il 2 e 5%, il 21% tra il 6 e il 10%, il 16% tra l'11 e il 20% e il 9% ritiene possibile un incremento superiore al 21%. Il 24% prevede stabilità e solo il 5% teme un abbassamento delle vendite nei prossimi 12 mesi. I più ottimisti sono risultati gli stampisti, i produttori di polimeri e i riciclatori. Quanto ai margini di profitto, il 48% degli intervistati non prevede alcun cambiamento rispetto ai mesi passati, il 45% prevede una crescita dei propri margini di guadagno mediamente dal 6 al 10%, mentre il 7% si aspetta un decremento.
In crescita anche coloro che prevedono di non ridurre la propria forza lavoro: dal 45% riscontrato nella passata indagine, si è passati al 53% attuale. Il 35% prevede invece di incrementare il proprio personale. Le esportazioni dovrebbero crescere per il 61% degli intervistati, che ripone la propria fiducia principalmente nei mercati emergenti extra-europei. La disponibilità di materia prima sul mercato non è sentita come un problema per l'84% degli interpellati. Quanto ai prezzi, il 49% prevede stabilità, il 26% un incremento e il 25% una diminuzione.
Il 47% degli intervistati, infine, prevede di investire nei prossimi mesi parte delle proprie risorse finanziarie nell'acquisto di impianti e attrezzature, mentre il 31% ritiene essenziale un investimento significativo in tecnologie di trasformazione delle materie plastiche. Stampisti e produttori di film in materiale composito sono le categorie che più di altre hanno sottolineato tale necessità.