Domanda statunitense di compound termoplastici
Secondo un recente studio di Freedonia, la domanda statunitense di compound termoplastici dovrebbe crescere del 5% all'anno, superando i 5 milioni di tonnellate entro il 2017, per un valore di 14,3 miliardi di dollari (relativo al solo contenuto di resina). Tale andamento sarà sostenuto dallo sviluppo di nuovi prodotti da parte dei compoundatori, che allargherà lo spettro applicativo dei termoplastici, rendendoli più competitivi rispetto ai materiali alternativi.
Il settore delle costruzioni dovrebbe offrire le opportunità migliori, grazie alla ripresa post recessione iniziata nel 2012, che lascia presagire ampi margini di sviluppo per il futuro. Consistenti guadagni nel segmento di tubi e raccordi saranno sostenuti da costi di installazione e manutenzione competitivi, leggerezza, resistenza alla corrosione e lunga durata dei manufatti in plastica rispetto a quelli in altri materiali. I compound termoplastici riscontrano favore anche in applicazioni quali pavimentazioni, rivestimenti e finestre, grazie agli svariati vantaggi offerti rispetto ai prodotti tradizionali in legno. A tale riguardo, tuttavia, va rilevato che i produttori di tubi e rivestimenti spesso effettuano all'interno del proprio ciclo produttivo anche la compoundazione, riducendo le opportunità per i compoundatori.
La richiesta di termoplastici utilizzati per componenti automobilistici sarà trainata dai costanti sforzi per soddisfare gli standard sempre più stringenti sul risparmio energetico. I compound plastici trarranno beneficio anche da durata, flessibilità di design e costo relativamente basso. Il polipropilene rinforzato con fibra di vetro lunga sta registrando notevoli passi avanti come alternativa all'acciaio nelle applicazioni semistrutturali, estetiche e sottocofano.
Il PVC rappresenta la resina con la crescita più ampia e rapida nel mercato dei compound termoplastici. Tale crescita si baserà sulla posizione dominante del polimero nel settore delle costruzioni, dove trova largo impiego in tubi, raccordi e rivestimenti. La ripresa delle attività costruttive creerà sostanziali opportunità anche per il polietilene nella produzione di tubi, rivestimenti e strutture impermeabilizzanti, mentre polipropilene, tecnopolimeri ed elastomeri termoplastici riceveranno una spinta dal mercato automobilistico, dove, oltre a ridurre peso e costi dei veicoli, consentono di migliorarne l'estetica e di innovarne il design.