Semestre in chiaroscuro per le macchine italiane

Nel primo semestre del 2013, il mercato italiano di macchine e attrezzature per la lavorazione di materie plastiche e gomma evidenzia una certa debolezza dell'import (-6,2%) e una relativa tenuta dell'export (-1,7%), rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. È quanto emerge dall'elaborazione dei dati Istat da parte di Assocomaplast (l'associazione nazionale di categoria aderente a Confindustria e che raggruppa circa 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma).
La flessione dell'import è testimone di un mercato domestico che fatica a riprendersi. A questo proposito, c'è da augurarsi che possano essere di buon auspicio le previsioni diffuse da Confindustria, che indicano una stabilizzazione del PIL nel terzo trimestre dell'anno e una lieve crescita (+0,3%) nel quarto. Nondimeno, l'indagine congiunturale svolta da Assocomaplast a inizio settembre su un campione di aziende trasformatrici di materie plastiche e gomma rileva un certo ottimismo delle imprese, quanto a produzione e portafoglio ordini, sia rispetto al mese precedente sia, soprattutto, in termini di previsioni a 3-4 mesi.
Poco rilevante la diminuzione dell'export (-1,7%), soprattutto se si tiene conto che le vendite all'estero nella prima metà dell'anno hanno mostrato un andamento intermittente: dopo un inizio ancora decisamente positivo, sulla scia della buona chiusura del 2012, il flusso ha perso parte del proprio slancio, pur senza registrare i picchi verso il basso subiti da altri comparti della meccanica italiana.
È un dato di fatto che, al di là del contesto economico, le difficoltà politiche interne del nostro Paese rappresentano un ulteriore ostacolo alla ripresa. Proprio per tale motivo, un valore dell'export sostanzialmente sullo stesso livello dello scorso anno non può essere valutato negativamente. L'atteggiamento dei costruttori italiani di macchine è moderatamente ottimista. Infatti, l'ultima rilevazione effettuata da Assocomaplast tra i propri associati sintetizza attese improntate al miglioramento per quanto concerne il fatturato nel secondo semestre dell'anno, anche alla luce di una maggiore consistenza del portafoglio ordini registrata a luglio, rispetto sia a giugno sia allo stesso mese del 2012. Ciò almeno per quanto riguarda l'export, in quanto sul mercato interno ancora non si colgono segnali incoraggianti.
L'imminente appuntamento con il K di Düsseldorf (16-23 ottobre 2013) rappresenterà per  i costruttori italiani - la cui presenza sarà seconda solo a quella dei padroni di casa tedeschi - un importante momento di verifica e di confronto tecnologico con i principali concorrenti mondiali.