Amut sigla accordi per 10 milioni di euro
Si aggira intorno a 10 milioni di euro il valore degli accordi firmati da Amut durante e subito dopo la fiera Chinaplas 2017 svoltasi a Guangzhou lo scorso maggio. È quanto riferisce una nota del costruttore novarese, secondo cui tali accordi riguardano la fornitura di varie termoformatrici e di diversi estrusori.
“Abbiamo ora un’ulteriore evidenza che gli sforzi investiti nella ricerca e sviluppo erano sulla giusta strada, sviluppando cioè una tecnologia principalmente dedicata alla flessibilità in produzione e a prestazioni ad altissime velocità. La fiera K ha rappresentato la piattaforma internazionale in cui è stata presentata per la prima volta la ACF, l’ultima serie di termoformatrici della Amut-Comi e la nuova generazione di avvolgitori per linee cast di film stretch. Chinaplas è il consolidamento della nostra ottima reputazione di costruttori con tecnologia e qualità al 100% italiana”, ha commentato Piergianni Milani, presidente di Amut Group, dopo la fiera a Guangzhou e il suo viaggio in Cina, Cambogia e Malesia, compiuto insieme ad Andrea Peretto, responsabile delle vendite dell’azienda nell’area asiatica.
Termoformatura
La termoformatrice ACF 820, esposta in funzione a Chinaplas, in grado di produrre 260 mila contenitori alimentari in PP, è stata acquistata da Tycoplas, primaria azienda malese produttrice di articoli monouso.
Quattro termoformatrici ACF 820 sono state acquistate anche da SCGM, altro importante produttore malese di articoli monouso, per la realizzazione di contenitori in PP e PET. Questo investimento è destinato all’espansione dell’attività della consociata Lee Soon Seng Plastic Industries, altro cliente storico del costruttore novarese che già possiede nove sue termoformatrici, che sta realizzando un nuovo sito produttivo a Kulai Johor.
Una termoformatrice Amut-Comi modello AMP 630-GP è invece stata scelte da SKP (Seow Khim Polyethelen), azienda di Singapore attiva nel campo dell’imballaggio. La macchina è dotata di stampo a 16 cavità per una produzione oraria di 22 mila contenitori.
Estrusione
Due linee di estrusione gemelle Amut per realizzare profili in ABS inaugureranno a breve la nuova fabbrica di Huali Industries, uno tra i più grandi produttori cinesi di bordi per mobili.
Alla società cinese Jingmen Keshun New Material verrà invece fornito un impianto completo per realizzare membrane impermeabilizzanti in TPO, con configurazione a 2 o 3 strati e rinforzate con fibra di vetro o poliestere. La linea raggiungerà una portata di 2200 kg all’ora e produrrà membrane con larghezza massima di 2000 mm, mentre le polveri di fibra mineraria saranno estruse attraverso un processo in linea.
Per il proprio progetto TPP, la multinazionale cambogiana Chip Mong Group ha commissionato quattro line per l’estrusione di tubi rigidi, flessibili e corrugati in UPVC e HDPE destinati alla realizzazione di reti elettriche e fognarie.
Infine, Klang Hock, trasformatore malese attivo nel campo dell’imballaggio flessibile, istallerà nel suo nuovo stabilimento una linea cast per film estensibile equipaggiata del nuovo avvolgitore ACP ad alta velocità (fino a 750 metri al minuto), con ciclo di cambio di 18 secondi. La linea si caratterizza per larghezza di 1,5 metri, capacità fino a 1100 kg all’ora, quattro estrusori con L/D 1:40, blocco di alimentazione a cinque strati e testa automatica.