Con i "cobot" il futuro collaborativo
L’azienda danese costruttrice di robot industriali collaborativi, Universal Robots, ha proposto a Plast 2018 (padiglione 24, stand B141) quattro applicazioni diverse dei suoi prodotti, per dare dimostrazione di come i propri “cobot” - i robot collaborativi, appunto - possano essere un valido aiuto per ottimizzare la produzione nel comparto delle materie plastiche.
La prima ha avuto per protagonista il modello UR5 con sistema di visione per la guida del robot adibito al prelievo e al deposito di articoli su un nastro trasportatore, con la possibilità di effettuare altre operazioni, come, per esempio, la marcatura. La seconda applicazione ha visto impegnato un robot UR10, dedicato al controllo metrologico e dimensionale specifico per il settore delle materie plastiche, nella soluzione “minicobot” del partner QFP.
Sempre il modello UR5 è stato impegnato anche nella terza applicazione, una dimostrazione di controllo dimensionale e di test di raccordi in plastica e dei loro successivi prelievo e deposizione in funzione della dimensione rilevata. La quarta e ultima applicazione, invece, ha evidenziato le caratteristiche del cobot UR nelle operazioni di assemblaggio e di inserimento inserti.
Accanto alle dimostrazioni applicative ha trovato spazio l’intera gamma di cobot della casa danese: UR3, UR5 e UR10. Le tre serie si differenziano per capacità di carico del polso, rispettivamente pari a 3, 5 e 10 kg, e per sbraccio, rispettivamente di 500, 850 e 1.300 mm, mentre condividono, oltre a un peso ridotto, 15 funzioni di sicurezza in PLd e un’estrema semplicità di installazione, avviamento e programmazione. Oltre a queste caratteristiche, i cobot Universal Robots sono disponibili con protocollo di comunicazione software Euromap 67 integrato, specifico per le applicazioni industriali nel settore della plastica.