Accordo da 17,6 milioni di euro per le bioplastiche in Russia
L’azienda italiana Bio-on ha firmato un accordo con il gruppo russo Taif che, nella Repubblica del Tatarstan, costruirà su licenza il primo impianto nella Federazione Russa per la produzione di bioplastica a base di PHA. L’intesa, firmata a Mosca nel palazzo del Cremlino il 24 ottobre nell’ambito degli incontri bilaterali Italia-Russia, alla presenza del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, e del presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, segna un importante traguardo per Bio-on a 4 anni esatti dalla quotazione alla borsa di Milano, avvenuta il 24 ottobre 2014.
Il valore complessivo dell’operazione è di 17,6 milioni di euro, di cui 5,6 milioni per la licenza d’uso della tecnologia esclusiva di Bio-on per realizzare bioplastica a base di PHA dai coprodotti dell’industria saccarifera (produzione di zucchero da barbabietola) e 12 milioni per la progettazione e fornitura dei componenti dell’impianto produttivo. Il gruppo industriale Taif, attivo nel settore petrolchimico tradizionale, investirà altri 90 milioni di euro per costruire un sito produttivo da 10 mila tonnellate all’anno, espandibile in futuro fino a 20 mila tonnellate all’anno. L’impianto, le cui attività di progettazione partiranno già dal mese di novembre, entrerà in funzione nel 2020.
Con questo progetto il gruppo Taif intende aprire nuovi settori di sviluppo per la bioplastica di Bio-on, per applicazioni nei segmenti tradizionalmente serviti da plastiche di origine fossile e in settori avanzati ad alto valore aggiunto.
“Questo accordo rappresenta per noi un risultato di grande importanza e corona il lungo e complesso iter di negoziazione avviato nel 2017. La firma del primo contratto con uno fra i principali gruppi industriali della Federazione Russa, leader nel settore delle materie plastiche conferma l’enorme valore della bioplastica PHA, oggi unica vera alternativa ai problemi ambientali creati dalle plastiche tradizionali”, ha commentato Marco Astorri, presidente e CEO di Bio-on.
È un traguardo importante nel processo di consolidamento della nostra tecnologia sui mercati internazionali e, in continuità con l’attività di licensing iniziata nel 2015, favorisce la nascita di nuovi impianti produttivi in grado di soddisfare le crescenti richieste di prodotto in molteplici settori, ha aggiunto Vittorio Folla, direttore generale di Bio-on, che ha condotto le trattative in questi mesi.
Tutte le bioplastiche a base di PHA (poli-idrossi-alcanoati) di Bio-on sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili, senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente ecosostenibili e biodegradabili al 100% in modo naturale. In più offrono la possibilità di applicazioni, anche del tutto inedite, in settori dove la plastica tradizionale non è utilizzata.