Una roadmap per la transizione ecologica dell’industria europea delle materie plastiche
L’associazione europea dei produttori di materie plastiche Plastics Europe ha definito una roadmap per accelerare la transizione verso la circolarità della plastica, portare a zero le emissioni legate al loro ciclo di vita e promuoverne un uso sostenibile. L’associazione europea e i suoi membri condividono le preoccupazioni della società riguardo al contributo dell’industria europea delle materie plastiche al cambiamento climatico e alla produzione di rifiuti plastici, così come la convinzione che sia necessario promuovere un uso sostenibile della plastica. Seppure le materie plastiche siano ritenute insostituibili per molte applicazioni e fondamentali per la transizione verso la sostenibilità e la competitività di molti settori in Europa, l’intento è quello di creare un’industria virtuosa che sia in grado allo stesso tempo di continuare a soddisfare le esigenze dei consumatori e di supportare la transizione verso una sempre maggiore sostenibilità di molti settori a valle in modo da conservare il ruolo di risorsa strategica in Europa.
"Per la prima volta la nostra industria è unito intorno a un piano estremamente ambizioso ma realistico, per ridisegnare il sistema europeo delle materie plastiche. La transizione delle materie plastiche sarà la nostra stella polare per gli anni a venire e riflette un profondo cambiamento culturale avvenuto nel nostro settore", ha commentato Virginia Janssens (nella foto al centro), managing director of Plastics Europe.
La roadmap stabilisce un percorso per ridurre del 28% le emissioni di gas serra dell'intero sistema delle materie plastiche entro il 2030 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Parallelamente, prevede la graduale sostituzione delle plastiche di origine fossile e che le plastiche circolari possano soddisfare il 25% della domanda europea nel 2030 e il 65% entro il 2050. Gli investimenti aggiuntivi cumulati e i costi operativi per raggiungere questi obiettivi sono stimati in 235 miliardi di euro. La roadmap identifica anche le leve e i fattori abilitanti principali e dettaglia le tappe e le azioni immediate, a breve e medio termine, per i produttori di materie plastiche. Pur riconoscendo che il settore deve fare di più per realizzare un cambiamento sistemico più rapido, essa sottolinea che la circolarità richiede intrinsecamente un approccio all'intera catena del valore da qui al 2030. La roadmap sottolinea la necessità di istituire un sistema europeo di gestione dei rifiuti adatto a un'economia circolare e alle emissioni zero, di sviluppare obiettivi minimi di contenuto di plastica circolare per le principali applicazioni e di sbloccare gli investimenti destinati, per esempio, al riciclo dei prodotti chimici. Un ruolo decisivo viene assegnato anche ai responsabili politici europei affinché garantiscano che il sistema europeo delle materie plastiche rimanga competitivo a livello internazionale durante la transizione.
"Per avere successo, è necessaria un'azione critica, una reale collaborazione e una volontà politica esplicita. Le decisioni che verranno prese nei prossimi anni determineranno se e quanto rapidamente potremo realizzare gli obiettivi stabiliti nella roadmap. Abbiamo urgentemente bisogno di un quadro politico e normativo che stimoli i mercati circolari e gli investimenti dell'industria in Europa, anziché ostacolarli", ha continuato Janssens.
"Siamo entusiasti dell'opportunità offerta dal Green Deal di creare un'industria europea della plastica prospera e competitiva, che ci permetta di aumentare investimenti e innovazione nella circolarità e nella decarbonizzazione. Tuttavia, per consentire la transizione avremo bisogno di misure per salvaguardare la competitività delle nostre imprese, se vogliamo evitare che l'attività industriale e gli investimenti migrino fuori dall'Europa verso altre regioni, diventando sempre più dipendenti più dalle importazioni di materie plastiche che non necessariamente soddisfano gli standard di sostenibilità dell'UE", ha aggiunto Marco ten Bruggencate, presidente di Plastics Europe.
"L’industria europea delle materie plastiche è troppo grande, complesso e interconnesso perché le singole parti possano realizzare da sole con successo un sistema circolare e a zero emissioni. Dobbiamo trovare modi migliori per ascoltare le singole istanze, parlare con tutte le parti e approfondire la nostra collaborazione. La roadmap deve essere vista come un invito a mettere in discussione il nostro pensiero e a identificare le aree in cui possiamo unire le forze e progredire più velocemente insieme. Per promuovere questa collaborazione Plastics Europe chiede alla Commissione europea di sviluppare un dialogo sulla transizione dell’industria europea delle materie plastiche", ha concluso Rob Ingram, responsabile della task force per l’attuazione della roadmap di Plastics Europe.