Nuovi PPS per usi ingegneristici

La Germania rappresenta un mercato strategico per RadiciGroup Performance Plastics, che vi è presenta con stabilimenti produttivi nel business sia della chimica sia dei tecnopolimeri. E l’appuntamento di Fakuma 2017 diventa quindi tappa obbligata per il gruppo, che, di fronte a un mercato sempre più esigente in termini di innovazione e prestazioni - soprattutto quello tedesco, appunto, notoriamente votato all’industria automobilistica - intende proporsi come partner di assoluta fiducia per i trasformatori, completando l’offerta dei cosiddetti “high performance polymers. A Friedrichshafen, RadiciGroup annuncia ufficialmente l’ampliamento di gamma con PPS, polimeri ad alte prestazioni, particolarmente indicati per usi ingegneristici.

Queste le caratteristiche distintive dei nuovi Raditeck P:

- superiore resistenza chimica a contatto con oli, benzine, solventi, soluzioni acqua-glicole;

- mantenimento delle proprietà meccaniche a seguito di esposizione a temperature elevate dovute a contatto con aria e altri fluidi;

- elevata stabilità dimensionale grazie a una bassissima igroscopicità;

- prodotto “naturalmente” resistente alla fiamma.

“I Raditeck P rispondono alla volontà di RadiciGroup di continuare ad ampliare il portafoglio dei prodotti speciali. Ci danno la possibilità di supportare al meglio i nostri clienti avendo a disposizione una scelta ancora più completa di materiali, soprattutto nei progetti di innovazione e sostituzione dei metalli. A Fakuma presentiamo cinque tipologie di Raditeck P, con contenuto di carica che va dal 40% fibra vetro fino al 65% di carica mista (minerale e fibra di vetro). Naturalmente siamo disponibili a introdurre gradi speciali “su misura”, in linea con la filosofia di collaborazione che da sempre caratterizza positivamente i rapporti tra la nostra azienda e i nostri partner”, ha commentato Erico Spini (nella foto), marketing manager Europe di RadiciGroup Performance Plastics.

Tra i principali settori di applicazione dei nuovi Raditeck P rientrano:

- l’auto, proprio grazie all’elevata stabilità dimensionale (richiesta, per esempio, per i giranti o i corpi pompa), l’elevata resistenza chimica anche in presenza di sostanze acide e la capacità di mantenere nel tempo le proprietà meccaniche anche per esposizione a temperatura elevata (>200°C):

- l’idro-termo-sanitario e degli elettrodomestici, per la eccellente resistenza all’idrolisi, per la stabilità dimensionale e per le proprietà meccaniche elevate inclusa una eccellente resistenza al creep;

- l’elettrico/elettronico, per le intrinseche proprietà ritardanti di fiamma del PPS e l’assorbimento di acqua quasi nullo.

“Altro aspetto di cui andiamo particolarmente fieri è la collaborazione con i nostri clienti nel fornire supporto nello sviluppo, partendo dalla fase iniziale dei progetti. Ci piace definirci come “solution provider” perché, oltre al supporto nella corretta scelta del materiale, siamo in grado di intervenire con un supporto di calcolo strutturale “evoluto”. Questo approccio considera il componente, normalmente prodotto con un materiale caricato, più vicino alla sua morfologia reale (influenzata per esempio dall’orientamento delle fibre di vetro) perché stabilisce una relazione tra le caratteristiche meccaniche “locali” dell’oggetto e la morfologia determinata dal processo di stampaggio. Si potrà quindi, tra l’altro, valutare la resistenza meccanica di un particolare a seguito del solo cambiamento del/dei punti d’iniezione, lasciando invariata la geometria. Possiamo dunque dire che questo nuovo approccio permette un sensibile miglioramento nella affidabilità del calcolo virtuale, con riduzione dei costi della progettazione dovuti soprattutto a errori nelle fasi iniziali. Abbiamo investito importanti risorse anche nella caratterizzazione “evoluta” dei nostri materiali: questo vale per materiali sia nuovi sia standard, usati spesso su applicazioni con contenuto innovativo per progetti di sostituzione metallo”, ha concluso Spini.