Stoviglie biodegradabili nelle scuole
L'utilizzo di stoviglie compostabili per ristorazione collettiva, eventi pubblici e quartieri fieristici si sta confermando un modello virtuoso per minimizzare alla fonte i rifiuti non riciclabili. Svariati sono i casi, in Italia e all'estero, che dimostrano come sia possibile avviare al compostaggio i residui alimentari assicurandosi anche un importante riduzione delle emissioni di gas climateranti (ossia che hanno influenza diretta o indiretta sull'atmosfera) oltre a un importante contributo alla diffusione di pratiche virtuose e ambientalmente compatibili. Nell'ottica di proporre e diffondere un approccio sistemico Novamont intende mettere a confronto operatori del settore, associazioni ambientaliste, consorzi di riciclo, istituzioni locali e la più ampia platea possibile per identificare una sperimentazione che rappresenti un punto d'approdo progettuale in vista dell'Expo 2015. L'occasione è la settima edizione di "Fa' la cosa giusta" (Milano, 12-14 marzo), fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, dove oggi si svolge il workshop "Le stoviglie compostabili nelle mense scolastiche. Un modello per l'Expo?". All'evento intervengono Francesco Bertolini, docente di economia ambientale all'Università Bocconi di Milano, Barbara Bonori, ricerca e sviluppo di Comieco, Alberto Castellanza, responsabile del settore catering di Novamont, Rosanna Campeggi e Anna Santoienna, coordinamento delle Commissioni Mensa Milano, e Damiano Di Simine, segretario regionale di Legambiente.