Passa a Novamont la maggioranza di Mater-Biopolymer
Il 3 marzo Novamont ha acquisito dal Gruppo Mossi Ghisolfi il 78% delle quote di Mater-Biopolymer, società che controlla lo stabilimento di Pratica, in provincia di Frosinone. L'operazione prevede, inoltre, la possibilità di rilevare la totalità del capitale sociale entro il 2016.
In base ai termini dell'intesa lo stabilimento di Patrica, dove sono attivi 83 dipendenti, opererà esclusivamente per le due società, con una linea dedicata alla produzione di PET per Mossi Ghisolfi e una - già interamente modificata con tecnologia proprietaria di Novamont - per la produzione di Origo-Bi, la gamma di poliesteri ottenuti a partire da monomeri da fonti parzialmente o completamente rinnovabili e utilizzati per migliorare, in termini di caratteristiche tecniche, ambientali ed economiche, il Mater-Bi.
Pur riconosciuto come uno stabilimento altamente efficiente nel panorama europeo, quello di Pratica era diventato ormai troppo piccolo per le economie di scala della produzione di PET da parte di Mossi Ghisolfi, mentre, invece, è ideale per Novamont che, dopo la necessaria conversione tecnologica anche della seconda linea, disporrà di un impianto perfettamente adeguato alla produzione su grande scala della gamma Origo-Bi. Novamont intende dare nuovo slancio al sito, creando occupazione e barriere competitive e valorizzando le grandi competenze in essere in termini di ricerca nel settore dei materiali, dell'ingegneria di processo e dell'innovazione in generale. A regime, il sito potrebbe produrre circa 100 mila tonnellate all'anno di poliesteri Origo-Bi, dando ulteriore forte impulso all'integrazione a monte della filiera produttiva di Novamont.
"In un momento così complesso per il nostro Paese, il settore della bioeconomia e della chimica da fonti rinnovabili in particolare si confermano volano di importanza strategica per la ripresa economica e per la creazione di valore. Oggi con questa operazione e nei mesi scorsi con altre tra loro molto diverse per dimensione e tecnologie coinvolte - come quelle di Adria-Bottrighe, Piana di Monte Verna e Porto Torres - Novamont, da sola o con importanti partner industriali, sta dimostrando che è possibile dare vita a un modello di sviluppo economico e ambientale in grado di reindustrializzare il territorio, riutilizzare competenze e impianti e ricreare posti di lavoro mettendo al centro l'uso efficiente delle risorse e l'integrazione tra ricerca, agricoltura e industria", ha dichiarato Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. "Siamo soddisfatti che la collaborazione tecnologica con Novamont porti alla realizzazione di siti flessibili come Patrica, atti alla produzione di polimeri con alta sostenibilità. Questo si sposa con altre attività del nostro gruppo, in particolare attraverso le consociate Biochemtex e Beta Renewables, che offrono l'opportunità di riconvertire altri siti industriali in Italia a tecnologie sostenibili", ha commentato Marco Ghisolfi.