L’importanza della formazione tecnica e professionale

Il 7 maggio si è tenuto a Plast 2015 il workshop intitolato “La filiera di istruzione e formazione materie plastiche e opportunità di lavoro: una rete di scuole per il settore”. Organizzato dall’istituto industriale statale “Natta” di Rivoli (Torino), con la collaborazione dell’Unione Industriale di Torino e il supporto di Assocomaplast e Federazione Gomma Plastica, l’evento ha avuto come obiettivo quello di creare una rete tra i sette istituti tecnici professionali sparsi sul territorio nazionale che includono una specializzazione nelle tecnologie delle materie plastiche nella loro offerta formativa.

Nel suo messaggio di benvenuto, Mario Maggiani, amministratore delegato di Promaplast, ha sottolineato la mancanza di tecnici nel settore delle plastica e della gomma e come questa carenza possa essere fonte di preoccupazione per le imprese del settore che vedono di buon occhio la promozione di percorsi formativi sulle materie plastiche. L’assessore al lavoro, istruzione e formazione professionale della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, ha confermato l’importanza di percorsi di formazione post diploma nelle materie plastiche e sottolineato i dati occupazionali incoraggianti nel settore.

La creazione di una rete tra gli istituti specializzati nelle plastiche ha come scopo primario quello di incrementare il rapporto tra le scuole e le imprese. Tramite questa rete, gli istituti scolastici coinvolti potranno condividere laboratori e risorse, nonché definire standard formativi di riferimento comuni, aumentando così l’adeguatezza dell’offerta formativa, anche grazie ad aggiornamenti continui con esperti del settore. Ciò permetterà di avvicinare l’offerta di tecnici formati alle figure professionali richieste dal mondo industriale. Infine, tale rete consentirà agli istituti di rapportarsi meglio con le istituzioni pubbliche.

Concludendo, si è parlato delle novità apportate dal cosiddetto Jobs Act che, con il riordino delle forme contrattuali, prevede l’istituto dell’apprendistato che permetterà un ingresso in azienda degli studenti in contemporanea con la loro formazione, incrementando così la disponibilità di tecnici, riducendone il divario tra domanda e offerta.