Lamberti: "Serve una UE competitiva per una chimica all’altezza delle sfide globali"
Il 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa 2019, Federchimica ha incontrato i parlamentari europei, ricandidati alla prossima tornata elettorale, che nell’attuale legislatura hanno fatto parte delle Commissioni riguardanti temi d’interesse per l’industria chimica: ambiente, industria e mercato interno, agricoltura e trasporti.
“Federchimica è profondamente convinta dell’importanza di rafforzare e consolidare l’Unione europea, anche per promuovere la competitività delle imprese”, ha dichiarato Paolo Lamberti (nella foto in basso), presidente di Federchimica.
La chimica in Europa è il quarto settore manifatturiero ed è un comparto chiave per perseguire alcuni obiettivi che l’Unione Europea considera prioritari e l’incontro ha rappresentato occasione di confronto, come ha sottolineato Lamberti: “Un’opportunità per raccontare l’Europa che vorremmo, fermo restando che è l’Europa l’ambito nel quale vogliamo operare. La UE non è solo la fonte di buona parte delle regole del nostro settore, ma è di fatto un importante mercato domestico di riferimento dei nostri prodotti.
Il mercato unico, fondamento della nostra competitività, resta uno dei maggiori successi della UE: ha alimentato la crescita, stimolato l’occupazione e semplificato l’attività delle imprese. È già fondamentale rafforzarlo, rimuovendo le molte barriere ancora esistenti e incentivando l’armonizzazione della regolamentazione”.
L’Italia e l’Europa dovranno attrezzarsi per far fronte alle sfide geopolitiche ed economiche determinanti per il futuro del progetto europeo.
“L’industria chimica in Italia chiede un’Europa del lavoro, delle imprese e dei giovani, che diventi un luogo migliore per fare impresa e che permetta di creare e distribuire benessere. Per poter davvero incidere sull’insieme delle politiche europee servirebbe una nuova carica istituzionale: una vice presidenza per la strategia industriale alla guida di un team di commissari che comprenda gli attuali portafogli di competitività, ricerca, innovazione e concorrenza, energia, commercio. Questa nuova figura dovrebbe partecipare attivamente ai dibattiti riguardanti l’azione per il clima, l’ambiente e l’educazione, definendo obiettivi il più possibili condivisi tra istituzioni, cittadini e imprese”, ha aggiunto il presidente di Federchimica.
Sempre secondo Lamberti “la Ue dovrebbe destinare più risorse alla ricerca, all’innovazione, alle infrastrutture strategiche e all’istruzione. Per questo auspichiamo che anche il prossimo Parlamento Europeo possa confermare la posizione già adottata col programma di ricerca e innovazione Horizon Europe e insistere affinché il budget sia aumentato a 120 miliardi di euro rispetto ai 100 proposti inizialmente dalla Commissione europea”.
“Il nostro auspicio è che l’industria abbia la massima priorità nel programma di lavoro quinquennale dell’esecutivo UE, soprattutto in un momento, come quello attuale, in cui le economie europee stanno subendo una fase di rallentamento. Mi auguro che nella prossima legislatura si possa rafforzare l’attenzione e la sensibilità in tutte le decisioni, da quelle volte a contenere il cambiamento climatico a quelle sul commercio internazionale o sulle regole dei singoli settori in cui operano le nostre imprese”, ha concluso Paolo Lamberti.