Il neopresidente Aureli presenta il programma

Le linee programmatiche del suo mandato sono state presentate da Enrico Aureli, neopresidente di Ucima (l’Unione dei costruttori italiani di macchine per il confezionamento e l’imballaggio), eletto nel corso dell’assemblea generale dei soci, svoltasi il 22 giugno presso Villa Marchetti a Baggiovara (Modena).

“La nostra associazione ha riacquisito in questi ultimi anni la necessaria autorevolezza, diventando l’interlocutore privilegiato per quanti operano nel nostro settore, in Italia e all’estero”, ha esordito Aureli. “Nei prossimi quattro anni, lavoreremo assieme per continuare a far crescere la nostra associazione e le nostre aziende, fornendovi servizi e strumenti utili al vostro sviluppo internazionale, allo sviluppo delle competenze professionali dei collaboratori e alla crescita dimensionale delle nostre aziende”, ha aggiunto il neopresidente.

Tali risultati saranno raggiunti attraverso lo sviluppo di alcune specifiche linee di lavoro. Al centro dell’agenda di Aureli vi è il continuo sviluppo dei servizi associativi con il rafforzamento della scuola di formazione SBS, del Centro Studi e delle attività di comunicazione. A ciò si affiancherà lo sviluppo internazionale con la partecipazione a fiere, eventi e attività di networking finalizzate a comunicare l’immagine di eccellenza del nostro settore. Un punto focale dei prossimi quattro anni sarà la politica fieristica, in particolare con lo sviluppo internazionale di Ipack Ima. “Ipack Ima ci offrirà la possibilità di mostrare le nostre nuove tecnologie a casa nostra, da padroni di casa e non come ospiti dei nostri competitor tedeschi”, ha commentato Aureli.

Proseguirà, inoltre, il lavoro di tessitura di alleanze internazionali con altri organizzatori fieristici col fine di inserire Ipack Ima all’interno di un network internazionale che possa offrire alle aziende associate a Ucima una piattaforma espositiva che razionalizzi le loro presenze all’estero. Un importante focus sarà anche l’ulteriore crescita della base associativa per aumentare ulteriormente la rappresentanza dell’associazione - oggi all’80% del fatturato di settore - accogliendo aziende di medio e piccole dimensioni che potranno giovare dei servizi offerti dalla struttura operativa.