Benteler sceglie Cannon per le BMW i3 e i8
Per la produzione di componenti in resina epossidica rinforzata con fibra di carbonio destinati alle nuove BMW i3 e i8, Benteler ha scelto la tecnologia di Cannon. L'impianto completamente automatizzato, fornito da Cannon Deutschland in collaborazione con Cannon Ergos e destinato allo stabilimento di Ried, in Austria, comprende una dosatrice ad alta pressione per formulazioni epossidiche Cannon Estrim, per applicare la resina secondo il processo di Liquid Lay Down (Cannon LLD), due presse da 1000 tonnellate di forza di chiusura, per la polimerizzazione rapida dei componenti, e cinque robot, per la manipolazione di fibra di carbonio e dei prodotti finiti. L'impianto è completo di controllo elettronico del processo, le sicurezze e gli stoccaggi.
Il sistema di distribuzione LLD messo a punto per questo impianto consente di deporre un film liquido di resina sul rinforzo di fibra di carbonio. Il sandwich composto da vari strati di fibra viene impregnato di resina in maniera estremamente uniforme, coprendo l'intera superficie del rinforzo prima della chiusura dello stampo. L'assenza di un qualsiasi flusso impetuoso di resina in fase di reazione, proveniente dalla testa di miscelazione, elimina totalmente la contropressione generata sulle pareti dello stampo durante la fase di iniezione, permettendo così l'utilizzo di presse di polimerizzazione a ridotto tonnellaggio, più economiche perciò da acquistare e da gestire, così come gli stampi. Le teste di miscelazione ad alta pressione utilizzate per la tecnologia Estrim permettono di utilizzare formulazioni particolarmente reattive, capaci di generare componenti che possono essere estratti dallo stampo dopo solo tre minuti, un tempo di ciclo particolarmente indicato per i regimi produttivi dell'industria automobilistica.
Una particolarità dell'impianto fornito a Benteler consiste nella possibilità di utilizzare come rinforzo fibre di carbonio rigenerate, ottenute dagli scarti di precedenti operazioni di rifilatura o di stampaggio. Questo comporta un sostanziale risparmio di materie prime e la risoluzione di un grosso problema ambientale, visto il costo dello smaltimento e il potenziale impatto ecologico derivante dalle discariche.