Batterie elastiche
Un importante progetto sviluppato da un gruppo di ricercatori della Northwestern University e dell'Università dell'Illinois ha segnato una tappa fondamentale nel progresso dei dispositivi elettronici verso materiali, componenti e processi innovativi che prevedano un sempre maggiore impiego di supporti non convenzionali, come film polimerici, foglie di metallo o di carta e substrati elastomerici. Quest'ultima possibilità, in particolare, rappresenta una sfida interessante in quanto i sistemi devono essere configurati in relazione alla propria malleabilità (non solo piegandoli, ma anche allungandoli).
Sebbene molti tentativi di successo siano stati fatti nel campo dell'elettronica, si riscontravano ancora difficoltà nell' integrazione di componenti per l'alimentazione elettrica. Il gruppo di ricercatori delle due università ha, quindi, messo a punto una batteria ricaricabile agli ioni di litio posta su una sottile striscia di silicone, su cui tanti piccoli componenti, interconnessi fra loro, costituiscono le unità di immagazzinamento e gestione dell'energia. Il risultato è una capacità di allungamento fino al 300% della dimensione originale e una capacità di condensazione di circa 1,1 mAh per centimetro quadrato. La ricarica è wireless e non necessita di contatto fisico diretto.
Le batterie, capaci di 20 cicli di ricarica, hanno un'autonomia di 8-9 ore e mantengono la loro efficienza anche dopo essere state allungate e piegate.