Anche Taiwan in ripresa?

Da poco terminata, la dodicesima edizione di Taipei Plas (Taipei, 5-7 marzo), fiera internazionale per l'industria della plastica e della gomma, ha registrato un esito positivo. Questo risultato è in linea con le aspettative di Taiwan Association of Machinery Industry per il 2010, anno durante il quale i costruttori locali potrebbero riportare il proprio fatturato a livello del 2008. Infatti, nell'ultimo trimestre gli ordini raccolti sono aumentati considerevolmente, di riflesso alla ripresa cinese e al buon andamento dell'India. Sono soprattutto i paesi del sudest asiatico, ancora l'India stessa, il medio oriente, la Russia e il Brasile a presentare le prospettive di sviluppo migliori.
Alla luce di tali considerazioni, comunque, il 2009 si è chiuso negativamente anche per i costruttori taiwanesi di macchine per materie plastiche e gomma: il -30% alla produzione si è riflesso sulle esportazioni (-26%) e l'import ha segnato un ancora peggiore -40%.
Nell'ambito degli acquisti dall'estero, unico segnale in controtendenza deriva dalle termoformatrici, per oltre la metà di provenienza giapponese, con un +161%. Relativamente alle macchine a iniezione, si assiste a un calo consistente di quelle di provenienza giapponese e tedesca, a una stabilità di quelle dalla Cina mentre quintuplicano le forniture degli Stati Uniti, fino a sfiorare i 120 milioni di dollari taiwanesi (il 7,8% sul totale), pari a 2,6 milioni di euro. In questo modo, i costruttori americani rimpiazzano la Germania al terzo posto nella classifica dei paesi di provenienza dell'import taiwanese di macchine per materie plastiche e gomma, dopo Giappone e Cina.
Quanto all'export settoriale di Taiwan, si rileva un consistente aumento delle vendite all'India, in particolare di macchine a iniezione, anche alla luce dei dazi doganali introdotti nel 2009 dal Governo indiano sulle importazioni di quelle dalla Cina, che hanno favorito quindi i costruttori taiwanesi, almeno nel segmento dei modelli standard.