Soluzioni e filosofia costruttive al centro della partecipazione di Plastiblow a Plast 2023
Plastiblow, società del Gruppo Plastimac, è riconosciuta a livello mondiale come produttore qualificato di macchine per estrusione soffiaggio ad alta tecnologia. La forza dell’azienda è rappresentata dall’esperienza acquisita in più di 50 anni di attività, mentre da oltre vent’anni Plastiblow produce soffiatrici elettriche per i settori packaging alimentare, cosmetico, farmaceutico, chimico industriale e detergenza. La società in continua crescita mette in campo impegno e passione per sviluppare idee innovative capaci di assecondare le tendenze del mercato e le esigenze dei clienti, allargando la propria offerta con lo studio di linee complete chiavi in mano e servizi integrati in collaborazione con altri partner del settore.
Negli ultimi anni Plastiblow ha ampliato la propria gamma di soffiatrici con modelli di maggiori dimensioni in risposta a specifiche richieste del settore del packaging industriale, rivolgendo particolare attenzione all’economia circolare con soluzioni a basso impatto ambientale per un packaging più sostenibile che richieda minor consumo di materie prime e di energia elettrica. Ne parla Flavio Giordani, amministratore delegato di Plastiblow, che prenderà parte a Plast 2023.
Che cosa vedremo visitando il vostro stand?
“Alla prossima edizione di Plast, Plastiblow espone una soffiatrice carro singolo ad azionamento elettrico PB15ES-700”, esordisce Flavio Giordani, “uno dei modelli di maggior successo nella taglia media della nostra gamma, disponibile a carro sia singolo che doppio con corse che vanno da 480 a 800 mm e una forza di chiusura da 15 tonnellate, che permette una produzione molto flessibile, potendo montare stampi di dimensioni ragguardevoli. Grazie alla recente modifica del sistema di chiusura dei carri, questo modello è diventato ancora più robusto, affidabile e performante. La macchina esposta, in versione coestrusione a 3 strati, ha una corsa di 700 mm e è equipaggiata con testa doppia con banda trasparente per la produzione di flaconi da 4 litri con manico in due cavità. Completa l’impianto una linea di recupero delle materozze con sistema di dosaggio volumetrico e alimentazione per tre estrusori”.
Su che soluzioni puntate in questo periodo?
“L’attenzione rivolta alla riduzione dei consumi energetici e dei costi di manutenzione”, prosegue Giordani. “L’implementazione di sistemi di controllo per la telediagnosi dei processi in ottica Industria 4.0. e soprattutto l’impegno alla diminuzione dell’impatto ambientale, sono elementi fondamentali del successo delle soffiatrici Plastiblow in tutti i settori industriali. Plastiblow, tra le prime a studiare macchine elettriche per l’estrusione soffiaggio a basso consumo energetico, è impegnata da tempo nel contribuire alla riduzione dell’utilizzo di plastica vergine, sviluppando tecnologie di co-estrusione multistrato capaci di lavorare maggiormente materiali riciclati per la produzione di nuovi contenitori green.
Grazie alla tecnologia Plastiblow, infatti, è possibile ottenere un prodotto finale dove il materiale riciclato non interagisce con il contenuto perché racchiuso tra due strati di materiale vergine e dove l’aspetto esterno rimane esteticamente invariato. Lo spessore dello strato centrale, nell’ordine del 60-70% a prescindere dello spessore totale del contenitore, è costituito da plastica riciclata. Gli strati interni ed esterni sono di materiali vergini, normalmente polietilene ad alta densità, dello spessore del 10-20%, quindi estremamente contenuto. Lo spessore degli strati di materiale vergine è fondamentale per l’ottimizzazione di due esigenze opposte. Da un lato si desidera ridurre la quantità di materiale vergine utilizzato. Dall’altro è necessario garantire una copertura buona e omogenea per dare al prodotto finale un aspetto estetico tradizionale. Un adeguato spessore dello strato interno, inoltre, permette di mantenere elevate le caratteristiche di saldatura e impedisce agli elementi presenti nello strato di materiale riciclato di contaminare il prodotto”
Che contributo possono offrire le vostre soluzioni sul fronte della sostenibilità?
“Nel settore delle materie plastiche, da sempre al centro della questione ambientale, è in atto un vero e proprio processo di ristrutturazione grazie al crescente numero di innovazioni tecnologiche in grado di rispettare i criteri di circolarità”, spiega l’amministratore delegato. “Dopo aver superato l’approccio “take-make-dispose” che ha caratterizzato il modello di crescita economica degli ultimi 150 anni, basata sull’estrazione di materie prime sempre nuove, sul consumo di massa e sulla produzione di scarto una volta raggiunta la fine della vita del prodotto, l’industria delle materie plastiche ha cercato di rinnovarsi, applicando un sistema a circuito chiuso grazie al quale i prodotti in plastica vengono realizzati, utilizzati, raccolti e riciclati: la plastica non deve più finire nell’ambiente, nelle discariche, negli oceani, ma deve essere trasformata e riutilizzata. I nostri clienti sono sempre più alla ricerca di soluzioni per un packaging più intelligente ed efficiente che faccia risparmiare energia e riduca il consumo di materie prime. Il binomio fondamentale per essere virtuosi è: meno materiale si utilizza per la produzione dei contenitori, meno energia si consuma. Ridurre il peso, tagliare i rifiuti, utilizzare maggiormente materiali riciclati, assorbire meno energia, sono obiettivi che Plastiblow ha fatto suoi con una competenza che mette a disposizione dei suoi clienti nel mondo.
Plastiblow può quindi consigliare i clienti su come ridurre il peso dei flaconi pur mantenendo le proprietà fisiche e meccaniche dei contenitori. Può modificare o studiare il design dei contenitori in funzione del processo di formatura nello stampo. Può progettare la configurazione di più estrusori per arrivare fino a 7 strati di materiale, come nel caso del settore alimentare. La sfida per Plastiblow è quindi quella di contribuire alla cultura della sostenibilità in tutto il mondo, incentivata attivamente con proposte commerciali che facilitano la migrazione da versione monostrato a multistrato degli impianti oggetto di offerta per tutti i clienti, laddove l’applicazione del prodotto lo consenta.
La scelta di esporre in fiera un impianto di coestrusione multistrato ad azionamento elettrico che consente l'utilizzo di plastica riciclata in uno strato intermedio con minimo dispendio di energia, conferma l'impegno di Plastiblow nello sviluppo di un processo produttivo virtuoso maggiormente rispettoso dell'ambiente e più attento alla valorizzazione delle risorse ed al contenimento degli sprechi”, conclude Giordani.