L'industria del PET nell’era dell’economia circolare
Si è svolta il 2 e il 3 giugno la conferenza Petcore 2021 intitolata quest’anno "Post Covid-19 - Strategy and Trends for the Circular PET Economy" e organizzata come di consueto da Petcore Europe, l’associazione dell’industria europea del PET, in collaborazione con vari sponsor e media partner, tra cui MacPlas.
L’evento, andato in scena in versione virtuale a causa della pandemia di Covid-19, ha proposto gli interventi di vari protagonisti della filiera del PET, che hanno tracciato lo stato dell’arte del settore, e consentito ai partecipanti di creare network attraverso l’area dedicata “Virtual Networking Room”. Il primo giorno l’attenzione si è rivolta alle prospettive e alla strategia politica e di mercato della filiera. Tra i diversi contributi, quello della Commissione europea ha commentato l’impatto sull’industria del PET della Plastic Tax, la sua implementazione negli stati membri e l’esperienza della Circular Plastic Alliance. Il secondo giorno è stato dedicato alle tendenze relative a raccolta, selezione, riciclo e circolarità del PET. Non sono mancati in questa sezione interventi sul riciclo chimico e un’analisi della normativa europea di settore.
In generale, questi temi sono stati affrontati illustrando l’affidabilità del PET, le sue caratteristiche di flessibilità e riciclabilità e la necessità che sicurezza del consumatore e innovazione vadano di pari passo anche alla luce delle restrizioni imposte dall’Unione Europea. Tra gli interventi, Antonello Ciotti, presidente di CPME, il comitato dei produttori europei di PET, ha presentato la relazione “PET the unique plastic”, che, dopo l’attività del comitato, si è focalizzata sull’efficienza degli imballaggi in plastica e sull’economia circolare e sul ruolo che in questi ambiti il PET svolge in termini di mercato, ciclo di vita e raccolta post consumo, analizzati anche attraverso il confronto con altri materiali. Inoltre, sono stati toccati alcuni aspetti critici con cui l’industria della plastica dovrà confrontarsi, primo fra tutti l’imminente entrata in vigore della direttiva SUP. Di recente CPME ha firmato con PlasticsEurope, l’associazione europea dei produttori di materie plastiche, un accordo di collaborazione proprio per affrontare insieme le questioni più pregnanti a livello europeo inerenti alle materie plastiche e in particolare al PET.