Iniziativa a favore del deposito cauzionale

È stata lanciata dall’associazione Comuni Virtuosi, in collaborazione con varie organizzazioni e associazioni ambientaliste, la campagna di sensibilizzazione nazionale “A Buon Rendere - Molto più di un vuoto”. L’iniziativa era stata preceduta da un appello sottoscritto dalle stesse organizzazioni e indirizzato al Governo Draghi e al Ministro Cingolani nel novembre scorso per sollecitare l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale, strumento che può permettere all’Italia di raggiungere senza difficoltà gli obiettivi di raccolta e riciclo europei e ridurre sensibilmente il livello di inquinamento nei mari, nelle campagne e nelle città. Una piccola somma (il deposito, appunto) aggiunta al prezzo di vendita delle bevande interamente rimborsata quando l’imballaggio vuoto viene restituito a un punto di raccolta potrebbe rappresenta infatti l’incentivo che ne garantisce il corretto smaltimento.

“A Buon Rendere - Molto più di un vuoto” è una campagna che punta a sensibilizzare i cittadini, la politica, l’industria delle bevande e della distribuzione organizzata sui benefici di un sistema di deposito. A tal fine, la campagna si avvarrà di strumenti quali petizioni, sondaggi, eventi pubblici, attività di “citizen science”, quali i report sui materiali che frequentemente si trovano dispersi durante la pulizia ambientale, produzione di studi e di materiali divulgativi. L’iniziativa mira a essere una voce autorevole nel dibattito nazionale per contribuire a velocizzare i tempi di approvazione di una legge nazionale.

A tale fine, secondo una recente ricerca condotta da AstraRicerche e commissionata dalla campagna, l´83% degli italiani è favorevole all’introduzione di un sistema di deposito cauzionale. Gli aderenti alla campagna chiedono pertanto l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale (definito sinteticamente anche DRS, Deposit Return System) che, sulla scorta dei sistemi di deposito già operanti con successo in diversi Paesi dell’UE, sia di portata nazionale, obbligatorio per i produttori e applicabile a tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine.

Un sistema così configurato consentirebbe di proteggere l’ambiente, favorire la transizione verso l’economia circolare e raggiungere gli obiettivi europei in materia di raccolta selettiva e riciclo. Così facendo, l’iniziativa si vuole raccordare anche con le attuali iniziative delle istituzioni UE, che stanno considerando un possibile approccio al DRS comune in tutta Europa, ispirato ai suddetti principi in modo da renderlo performante ed efficace in tutti i Paesi in cui ancora non c’è uno schema di tale tipo. La differenza tra i tassi di intercettazione delle bottiglie per bevande tra i Paesi membri UE con e senza tale sistema in vigore (rispettivamente 94% e 47%) manda un segnale inequivocabile. I tassi medi di intercettazione degli imballaggi per bevande nei DRS attivi in Europa superano il 90%.