Clean Industrial Deal: per Plastics Europe necessario un piano specifico per la plastica

(Foto Plastics Europe)

Plastics Europe esprime pieno sostegno all'agenda dell’Unione Europea per la competitività e la decarbonizzazione e ha accolto con favore il Clean Industrial Deal presentato dalla Commissione, ritenendo che delinei misure molto importanti e necessarie, tra cui iniziative per ridurre i costi energetici e la burocrazia e stimolare la domanda di mercato necessaria per incentivare gli investimenti in chiave di circolarità.

Tuttavia, esprime la preoccupazione dei propri membri che il contributo essenziale del comparto della plastica alla base industriale europea continui a essere trascurato e ritiene che il Clean Industrial Deal non abbia il carattere di urgenza che sarebbe necessario per ripristinare la competitività della produzione di plastica dell'UE e rimettere sulla strada giusta la sua transizione verso emissioni zero e circolarità. 

"L'UE sta dimostrando un ambizioso ruolo politico necessario per ripristinare la propria competitività, ma i politici non possono trascurare oltre il contributo essenziale che la plastica apporta all'economia UE, fornendo input fondamentali a settori strategici dell'UE come l'auto, le tecnologie verdi, l'assistenza sanitaria, l'edilizia e la difesa così come il ruolo che stanno svolgendo nella transizione di questi settori. La produzione europea di materie plastiche è fondamentale per il futuro dell’industria dell'UE e per una più ampia autonomia strategica. Senza un'azione urgente, l'Europa diventerà sempre più dipendente dalle importazioni di resine e prodotti finiti da aree con standard spesso meno rigorosi", ha commentato Virginia Janssens, managing director di Plastics Europe.

Virginia Janssens.
(Foto Plastics Europe)

Secondo Plastics Europee, la complessità del sistema europeo della plastica e i lunghi cicli di investimento implicano che le decisioni che saranno prese nei prossimi due anni determineranno se e quanto rapidamente sarà possibile soddisfare le ambizioni stabilite nel Green Deal dell'UE e nella tabella di marcia di Plastics Europe stessa verso la transizione della plastica. La finestra di opportunità per affrontare le sfide competitive con cui il settore della plastica europea si trova ad avere a che fare e per creare un clima più favorevole agli investimenti si sta rapidamente chiudendo. 

“L'Europa ha l'opportunità di stabilire il primo sistema circolare e di plastica a emissioni zero al mondo. Pertanto, sosteniamo pienamente il Clean Industrial Deal secondo cui le politiche di competitività e sostenibilità devono rafforzarsi a vicenda. La nostra industria non può realizzare le proprie ambizioni di emissioni zero e circolarità se non siamo abbastanza competitivi. Purtroppo, c'è un pericolo reale che i vantaggi di competitività offerti dal Clean Industrial Deal si realizzino troppo tardi. Il tempo non è dalla nostra parte", ha aggiunto Janssens.

Già nel 2022, il rapporto indipendente "ReShaping Plastics" di SystemIQ sui "Percorsi verso un sistema di plastica circolare e climaticamente neutro in Europa" aveva evidenziato la necessità che i politici, i produttori di materie plastiche e la filiera a valle siano più collaborativi tra loro e attivino tutte le leve disponibili a monte e a valle della filiera.

“L'importanza cruciale, le dimensioni e la natura complessa del sistema europeo della plastica richiedono una risposta politica su misura. Invitiamo la Commissione a usare il suo potere per sviluppare un piano d'azione sul futuro del settore europeo della plastica, riunendo le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e tutti i partner di rilievo nell'ecosistema della plastica. Inoltre, chiediamo alla Commissione di garantire che la plastica sia presa in considerazione in tutte le iniziative settoriali inerenti i finanziamenti per l'innovazione e le misure per garantire le forniture UE di materiali", ha concluso la managing director di Plastics Europe.

Il mercato unico è la più grande risorsa economica dell'Europa e pertanto Plastics Europe accoglie con favore misure che riguardino anche rifiuti, materiali riciclati e di origine biologica e plastiche a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, promuovere il mercato unico non è sufficiente, esso deve essere anche protetto. Per questo Plastics Europe esorta la Commissione di agire in modo da garantire che l'attuale frammentazione del mercato unico non comprometta le misure positive delineate nella sua tabella di marcia. A tale riguardo l’associazione europea sostiene anche l'appello rivolto dai 400 imprenditori europei ad Anversa ai Capi di Stato e di Governo affinché siano adottate misure immediate per attuare il Clean Industrial Deal a livello nazionale.