I nanocompositi polimerici sono materiali il cui rinforzo è caratterizzato da uno spessore nell'ordine di qualche nanometro (milionesimo di millimetro) e che, quindi, presentano un rapprto lunghezza/ spessore molto alto. Per il rinforzo sono utilizzati materiali come nanosfere, nanofibre, nanotubi di carbonio e i solidi cristallini lamellari. Le tecnologie di produzione dei nanocompositi più diffuse sono fondamentalmente tre: la prima prevede la dispersione della carica nella matrice, disciolta in un opportuno solvente, e la successiva rimozione di quest'ultimo per evaporazione o precipitazione. La seconda tecnica è basata su una dispersione effettuata per mescolazione della carica in estrusore (melt blending). La terza tecnica è basata sulla polimerizzazione in situ di alcuni monomeri liquidi, ai quali è stato preventivamente aggiunto il rinforzo. Uno dei punti di forza dei nanocompositi rispetto ai compositi tradizionali consiste nella possibilità di uguagliarne le proprietà meccaniche con un quantitativo di rinforzo nettamente inferiore. È opportuno sottolineare che questo è vero solo se i risultati sono comparati a parità di peso del rinforzo. Viceversa, le proprietà meccaniche in valore assoluto saranno comunque migliori per il composito tradizionale, proprio in virtù della maggiore quantità di carica che può essere incorporata.