In base alle statistiche ufficiali tedesche, lo scorso anno l'export settoriale della Germania è diminuito del 30% rispetto al 2008 e l'import del 26,6%. Come ampiamente previsto, la crisi economica globale non ha risparmiato neppure i costruttori tedeschi: nel 2009 le vendite all'estero di macchinari, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma si sono ridotte a 3.564 milioni di euro, contro i 5.092 del 2008. Parimenti, gli acquisti teutonici da fornitori esteri sono scesi sotto la soglia del miliardo di euro (per la precisione hanno toccato i 982 milioni), rispetto ai 1.339 dell'anno precedente. Alla luce dell'andamento delle due voci di scambio suddette, non sorprende, quindi, che il saldo della bilancia commerciale, pur rimanendo di segno positivo, abbia fatto registrare un -31,2% (da 3.753 milioni di euro a 2.581). Per quanto riguarda le principali tecnologie di trasformazione, focalizzandoci sull'export, va sottolineato il crollo - peraltro, non inaspettato - della voce macchine a iniezione (dai 651 milioni di euro del 2008 ai 446 milioni del 2009, pari a -43,3%), seguite da termoformatrici (da 160 a 94, -41,3%) ed estrusori (da circa 651 a 446 scarsi, -31,5%). In netta controtendenza le macchine per soffiaggio, cresciute da poco più di 178 milioni del 2008 ai 207 scarsi dell'anno scorso (+15,7%). Anche la voce stampi, considerato il generale andamento, ha tutto sommato tenuto, facendo registrare "solo" un -6,5% (da 687 a 642 milioni di euro). Circa le importazioni, negativo l'andamento di quasi tutte le principali tecnologie: macchine a iniezione (da 214 milioni di euro a 128 circa, -40,3%), estrusori (da 47,4 a 25, -47,3%), macchine per soffiaggio (da 22 a 9,5 -57,2%) e stampi (da quasi 445 a poco più di 423, -4,8%). Fa eccezione la voce relativa alle termoformatrici che ha fatto segnare un +37,7%, da 7,5 milioni di euro a 10,3.