"Materiali polimerici per la produzione di manufatti ecocompatibili" è il tema della giornata tecnologica organizzata da AIM, Associazione Italiana Macromolecole, a San Piero a Grado (Pistoia) il 7 maggio. Lo sviluppo di nuovi materiali da fonti fossili e rinnovabili per la produzione di manufatti di largo consumo a basso impatto ambientale oggigiorno assume proporzioni sempre maggiori, soprattutto nel settore dell'imballaggio flessibile, semirigido e rigido, che assorbe circa il 35-40% di tali materiali. L'associazione ritiene ormai un dovere, da parte dei fornitori di materie prime, produrre materiali con cui sarà possibile realizzare manufatti ecosostenibili. A tale proposito una delle opzioni possibili è rappresentata dai polimeri biodegradabili di seconda generazione, ovvero ottenibili da materie prime da fonti rinnovabili che non interferiscono con la filiera alimentare. Allo stesso tempo acquista valore la produzione di materiali polimerici convenzionali da fonti petrolchimiche suscettibili di una reingegnerizzazione strutturale che ne codifichi la vita media di utilizzo. Questa assume importanza strategica se seguita dalla possibilità chetali materiali siano degradati per via idrolitica od ossidativa in frammenti appetibili a microrganismi del terreno o in soluzioni acquose o apposite infrastrutture di biodegradazione.