EuPC (European Plastics Converters) ha recentemente invitato i trasformatori di materie plastiche a citare in giudizio i produttori di materie prime qualora si trovassero ad affrontare dichiarazioni di "Force Majeure" per mancate o ritardate forniture che, secondo il direttore dell'associazione Alexandre Dangis, sono ormai diventate troppo frequenti.
L'associazione europea riconosce che alcuni fattori - quali una domanda contratta di materie plastiche e il rapido recupero degli ultimi nove mesi - hanno influenzato pesantemente le forniture di materie prime negli ultimi due anni. Ciò ha messo in difficoltà molti trasformatori europei che, essendo sprovvisti di un'adeguata tutela legale da esercitare nei confronti dei fornitori, faticano a ricevere regolarmente i materiali e, di conseguenza, a rispettare le consegne ai clienti.
Dangis, citando un recente studio pubblicato da KPMG (intitolato "Il futuro dell'industria chimica europea") ha affermato che entro il 2015 la capacità di cracking dovrebbe diminuire del 26%, evidenziando anche una certa "ironia" nel fatto che proprio nel periodo in cui il ruolo della plastica viene sempre più apprezzato, la possibile carenza di materie prime rischia di compromettere il progresso del comparto della trasformazione.