Sembra consolidarsi la ripresa del commercio estero statunitense di macchine per materie plastiche e gomma.
Infatti, se ancora nel primo quarto del 2010 entrambi i flussi registravano un segno negativo, a settembre si rafforza il trend di crescita manifestatosi da giugno: +19% le importazioni e +5% le esportazioni, rispetto ai primi nove mesi del 2009.
Però, mentre all'import quasi tutte le voci doganali - con l'eccezione di impianti per mono/multifilamenti e macchine per formare e modellare - mostrano consistenti aumenti a due cifre, all'export si rileva una situazione meno definita, con segni opposti distribuiti in egual misura. Infatti, per esempio, le vendite all'estero di estrusori sono cresciute del 67%, grazie soprattutto a importanti forniture al Brasile, mentre quelle di macchine a iniezione hanno registrato un calo del 21%.
Tornando alle importazioni, il primo paese fornitore dei trasformatori statunitensi è il Canada con circa un terzo sul totale (ma oltre la metà del valore è costituito da stampi), seguito da Germania, Giappone, Cina e Italia, da cui risultano in netta ripresa gli acquisti di estrusori, così come di stampatrici flessografiche e presse per pneumatici.