Nel corso della mostra Plastivision (Mumbai, 20-24 gennaio 2011) si è accesa una disputa fra il locale console generale cinese e l'associazione di categoria indiana in merito al dazio doganale del 223% che grava sul valore delle macchine a iniezione importate dalla Cina.
Risulta così evidente che, in effetti, le macchine cinesi risultano molto economiche – anche se talvolta prive di molti dei dispositivi essenziali di sicurezza – non soltanto nei mercati europei – dove però i dazi non possono essere applicati... – ma anche nel sub-continente indiano, dove i costruttori locali cercano, comunque, di farsi "proteggere" dalle locali autorità doganali.