È stato firmato il 28 settembre il contratto che sancisce l'ingresso del Fondo Italiano di Investimento nel capitale di Amut. Oggi il costruttore novarese di impianti per estrusione, riciclaggio e termoformatura impiega oltre 160 dipendenti e vanta un fatturato di 47 milioni di euro, l'84% del quale realizzato all'estero. L'operazione prevede, da parte del Fondo, un investimento complessivo, in termini di capitale, di 10 milioni di euro, a fronte della sottoscrizione di una quota di minoranza. L'obiettivo è quello di supportare l'ulteriore crescita di Amut in tutti e tre i settori di attività per affrontare la concorrenza puntando sulla qualità e sulle sinergie derivanti dall'incremento della scala dimensionale.

Grazie al Fondo Italiano di Investimento, Amut - ha dichiarato l'amministratore delegato Mauro Drappo - potrà proseguire la strada del rafforzamento e consolidamento della propria posizione nei mercati esteri che già ci vedono protagonisti da oltre cinquant'anni. Inoltre - ha aggiunto il manager - avremo energie sufficienti per accelerare ricerca e sviluppo mirati all'innovazione tecnologica necessaria e indispensabile per essere competitivi in un mercato sempre più complesso e selettivo.