Bilancio di metà anno per l'industria italiana delle macchine per materie plastiche e gomma. Secondo le elaborazioni statistiche di Assocomaplast (l'associazione nazionale aderente a Confindustria che raggruppa circa 160 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma), l'import-export italiano di settore ha registrato ancora segni positivi nel primo semestre del 2012, a confronto con lo stesso periodo del 2011. Le importazioni, pur in rallentamento rispetto alle rilevazioni dei trimestri precedenti, hanno mostrato un +6%, sfiorando i 300 milioni di euro, risultato che rispecchia evidentemente ancora l'estrema debolezza del mercato interno. Aumento più marcato (+11% circa), invece, per le esportazioni che, dopo un relativo indebolimento a inizio 2012, hanno ripreso slancio in particolare nel secondo trimestre, superando complessivamente il valore di 1,23 miliardi di euro. In funzione di ciò, è migliorato sensibilmente il saldo positivo della bilancia commerciale, ampiamente oltre i 900 milioni di euro.
Fra le principali tipologie di macchine, gli estrusori, che pesano per il 12% circa sul totale, continuano a mostrare una crescita a due cifre, fino a sfiorare i venti punti rispetto a un anno fa. Circa la metà delle vendite all'estero di linee di estrusione è stata diretta in ambito europeo. Bene anche le macchine per soffiaggio (+16%) e gli stampi (+28%), che rappresentano il 28% del totale. Frenano invece (-14%) le esportazioni di macchine a iniezione, caduta riconducibile in primo luogo a minori forniture nel Vecchio Continente, soprattutto in Russia.
A livello di aree geografiche, si osserva una progressione delle vendite di macchinari e stampi verso le Americhe, in particolare l'area NAFTA, con il Messico a fare da traino. Fa eccezione il Brasile, importante destinazione la cui economia mostra però negli ultimi tempi un certo rallentamento, a prescindere dalle difficoltà di accesso per molti costruttori a causa delle elevate imposizioni doganali. In crescita anche l'Europa, soprattutto verso i mercati extra-UE. Pur con valori assoluti decisamente più contenuti, risulta in crescita anche l'export verso i paesi dell'Africa (soprattutto sub-Sahariana) e dell'Oceania. Al contrario, sono stagnanti le vendite sui mercati dell'Estremo Oriente, in funzione della minore domanda cinese e indiana, e in discesa quelle verso il Vicino-Medio Oriente, probabilmente frenate dall'instabile situazione socio-politica dell'area, aggravata anche dalle restrizioni all'export nei confronti di alcuni Paesi come Iran e Siria.
La graduatoria dei primi cinque paesi di destinazione dell'export italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma nel primo semestre 2012 comprende, nell'ordine: Germania (14,7% sul totale; +9% rispetto al gennaio-giugno 2011), Francia (6,3%; +5%), Russia (5,5%; +61%), Stati Uniti (5,5%; +10%), Cina (5,1%; -7%).