"Economia circolare" impostata su una corretta gestione dei rifiuti. Questo il concetto che ha maggiormente caratterizzato la ricerca presentata al convegno "Plastica e riciclo di materiali: un'altra via è possibile" (Roma, 20 novembre), promosso da Eurispes e Federazione Green Economy, in collaborazione con il Consorzio PolieCo. Economia circolare in grado di minimizzare gli sprechi e ottimizzare i rifiuti all'interno di un unico flusso continuo: quello delle risorse, dove la differenza fra materie prime "vergini" e "riciclate" sia sempre minore.
Nell'ambito dell'evento sono stati riproposti concetti ormai noti, ma di importanza cruciale per un'economia sostenibile. Le politiche di gestione dei rifiuti dovrebbero essere supportate da una progettazione intelligente degli imballaggi e dei prodotti di largo consumo, che faciliti il loro riutilizzo o riciclo; occorre una selezione più accurata per favorire il riciclo meccanico e un minor utilizzo dello smaltimento in discarica al fine di valorizzare una risorsa, appunto il rifiuto, che purtroppo viene oggi ceduta ai mercati asiatici, esportando nella pratica ricchezza. Nell'ambito della ricerca è stato riproposto anche il concetto di gestione dei rifiuti a "chilometro zero" accompagnato alla predilezione delle raccolte monomateriale, cosi come la garanzia di standard di qualità uniformi e la creazione di sinergie industriali e di joint venture tra operatori e istituzioni scientifiche.
Secondo la Commissione europea, se i 27 paesi dell'Unione si adeguassero alle normative comunitarie su riutilizzo e riciclaggio, si potrebbero risparmiare 72 miliardi l'anno e creare 400 mila posti di lavoro entro il 2020.