L'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha chiuso il 2012 con una produzione pari a 4,93 miliardi di euro, corrispondenti a un aumento del 3,5% rispetto al 2011.
Il risultato è stato determinato soprattutto dalle esportazioni, che, con un incremento del 12%, hanno raggiunto un valore di 3,65 miliardi di euro. In particolare, sono cresciute le vendite in Cina (9,5%), Stati Uniti (42,5), Russia (31,3), Francia (9,9), Turchia (52,2), India (1,2), Polonia (36,2) e Messico (93,9), mentre in controtendenza sono risultate le vendite in Germania (-1,4%), che, comunque, si posiziona al terzo posto tra i mercati di destinazione del made in Italy di settore. Differente, invece, è risultato l'andamento del mercato interno, il cui consumo si è attestato a un valore di 2,22 miliardi di euro, in calo del 13%. La debolezza del mercato interno ha avuto un forte impatto sia sulle consegne dei costruttori, diminuite del 14,8% a 1,28 miliardi di euro, sia sulle importazioni, scese del 10,4% a 940 milioni di euro.
Le previsioni per il 2013 evidenziano un rallentamento dell'andamento dell'industria italiana costruttrice di macchine e utensili, robot e automazione, con una produzione che dovrebbe raggiungere il valore di 4,99 miliardi di euro, pari a una crescita prevista nell'ordine dell'1,2%. A fronte del buon andamento delle esportazioni, che dovrebbero crescere del 2,1%, raggiungendo 3,73 miliardi di euro, le vendite sul mercato interno dovrebbero registrare una contrazione dell'1,6%, scendendo a 2,19 miliardi di euro.