Dow e il distributore giapponese Mitsui hanno deciso di posticipare la costruzione di un impianto destinato alla produzione di plastica a base di etanolo derivante dalla canna da zucchero, addebitando il pesante ritardo accumulato agli elevati costi di progettazione e costruzione e alle leggi che in Brasile regolano la proprietà terriera.
Il progetto "plastica verde", annunciato per la prima volta nel 2007, avrebbe dovuto essere attuato quest'anno con uno stabilimento per biopolimeri a Santa Vitoria, nello stato brasiliano del Minas Gerais, per una spesa stimata in oltre 1.200.000.000 di euro. Nel luglio 2011 Dow e Mitsui hanno dato vita a una jointventure con l'intenzione di seminare e raccogliere propria canna da zucchero, costruire un impianto per etanolo dalla capacità di 2,7 tonnellate di materia prima, seguito da un impianto che produca etilene da etanolo e quindi biopolimeri. In base all'intenzione originaria, l'intero complesso avrebbe dovuto essere avviato nel corso del 2013.
Le due società hanno deciso, invece, di rimandare la fase 2, relativa agli impianti per materie plastiche, mentre la fase 1, che include l'espansione delle piantagioni di canna da zucchero e l'impianto per l'etanolo, rimane come da programma. Dow e Mitsui sono attualmente proprietarie di circa 50mila acri di canna da zucchero di prima generazione che, secondo i piani, dovrebbe essere raccolta nel 2014.
Le due aziende continuano a collaborare al fine di eliminare gli ostacoli per procedere con la seconda fase il prima possibile.
Dal 2007 in Brasile sono stati annunciati altri progetti per la produzione di plastica a base di etanolo, ma solo Braskem è stata in grado di concretizzarli. Il suo primo impianto verde, situato a Triunfo nello stato di Rio Grande do Sul, è operativo dalla seconda metà del 2010.
Braskem ha annunciato un secondo impianto in una regione del centro sud e un terzo per la produzione di PP a base di etanolo ma, su entrambi i progetti, non sono stati rivelati dettagli.
In occasione dell'ultima conferenza latinoamericana su polimeri e sostanze petrolchimiche, organizzata da IHS Chemicals lo scorso maggio a San Paolo, Braskem e Dow hanno affermato che il PE verde attrae il 40% o più di clienti interessati a una svolta ambientale competitiva sul mercato e il prodotto di Braskem era già economicamente competitivo rispetto alla nafta.