Il 21 gennaio, Acqua Minerale San Benedetto, Ministero dell'Ambiente e Regione Veneto hanno sottoscritto a Venezia il protocollo d'intesa per dare avvio sul territorio veneto al progetto "Nuova vita al PET". L'obiettivo è quello di calcolare il risparmio di anidride carbonica ottenibile stimolando nuove abitudini di consumo volte al recupero di bottiglie in plastica direttamente nei punti vendita, attraverso un circolo virtuoso che colleghi consumatore, distributore, produttore e azienda del riciclo, facilitando la raccolta e il riutilizzo del materiale.Il progetto pilota, che prenderà il via a marzo, prevede l'installazione, presso alcuni punti vendita della GDO, di appositi ecocompattatori nei quali i consumatori conferiranno le bottiglie in PET usate. Queste saranno poi avviate al recupero presso centri autorizzati, al fine di ottenere PET rigenerato da reintrodurre nella produzione di nuove bottiglie per l'acqua San Benedetto. "Nuova vita al PET" rappresenta il primo caso di collaborazione tra tutti gli operatori della filiera, per favorire una cultura industriale dell'ecosostenibilità attraverso la diffusione di strumenti, conoscenze e professionalità.
Il gruppo Acqua Minerale San Benedetto aveva già sottoscritto nel 2009 e nel 2011 un accordo volontario con il Ministero dell'Ambiente per calcolare l'impronta del carbonio secondo il metodo LCA, al fine di definire un programma di lavoro teso a una riduzione complessiva delle emissioni di anidride carbonica. Tra il 2008 e il 2011 è stato registrato un abbattimento del 30% delle emissioni di anidride carbonica prodotta, pari a circa 70 mila tonnellate di CO2eq relative alla linea di acque minerali a marchio San Benedetto.