Il 4 marzo Federchimica, Farmindustria e le componenti sindacali di settore - Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-UIL, UGL Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal - hanno formalmente firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti dell'industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e Gpl per il triennio 2013-2015. L'accordo, che era stato rinnovato il 22 settembre 2012 e interessa oltre 180 mila lavoratori di circa 3000 imprese, prevede un aumento medio di 148 euro da erogare in quattro tranche, l'ultima delle quali scatterà a ottobre 2015.
Federchimica evidenzia quattro temi particolarmente rilevanti del nuovo contratto: produttività, occupabilità, flessibilità ed esigibilità. Molti sono stati gli interventi normativi finalizzati a migliorare la produttività. In questo ambito sarà centrale il ruolo delle singole contrattazioni aziendali alle quali il CCNL offre diverse opportunità. È stata anche prevista la possibilità di agevolare l'occupazione stabile dei giovani con normative specifiche, anche economiche, che si affiancheranno alla nuova, più agile, normativa prevista per l'apprendistato.
Sul fronte dell'occupabilità è stato lanciato il Progetto Ponte, che ha l'obiettivo di aumentare e favorire l'occupazione giovanile, creando un vero e proprio "ponte" generazionale: il lavoratore senior, che si avvia all'uscita dall'azienda, riducendo il proprio carico di lavoro, consente il subentro di una risorsa junior. In questo modo il lavoratore in uscita assume, per un tempo determinato e in part-time, il potenziale ruolo di tutor per la nuova risorsa, che ne risulta avvantaggiata anche sotto il profilo formativo. L'auspicio delle parti è che le istituzioni incentivino tale modalità con risorse adeguate.
La flessibilità è un aspetto trasversale rilevante, che parte dal riconoscimento della formazione come strumento essenziale per la qualità delle risorse umane: adeguati interventi formativi possono garantire un aggiornamento costante e una maggiore preparazione, che favoriscono la crescita professionale del lavoratore, lo rendono più facilmente ricollocabile in differenti ambiti aziendali, favorendo quindi la sua occupabilità e la sua produttività.
L'esigibilità, infine, crea condizioni di certezza delle regole e della loro applicazione e coerenza dei comportamenti, elementi questi indispensabili per un sistema di relazioni industriali positivo, credibile ed efficace.
In occasione della firma è stata lanciata anche una nuova scuola di relazioni industriali settoriale, gestita congiuntamente dalle parti, che si pone l'obiettivo prioritario di far crescere, a tutti i livelli, la cultura necessaria per relazioni industriali partecipative e costruttive, indispensabili per realizzare una contrattazione aziendale coerente con le scelte nazionali e capace di concretizzare le stesse in modo efficace e condiviso.