Al K 2013 PlasticsEurope ha presentato l'ultima edizione di "Plastics the facts", lo studio annuale sull'industria europea delle materie plastiche, contenente i dati 2012 relativi alla produzione, al consumo e al riciclo dell'industria europea delle materie plastiche. Emerge che, a livello mondiale, la produzione è cresciuta di circa il 2,8%, passando dalle 280 milioni di tonnellate del 2011 alle 288 milioni di tonnellate del 2012. A livello europeo, però, il settore risente ancora della crisi e sia la produzione sia la domanda di materie plastiche hanno registrato un calo rispettivamente del 3 e del 2,5%. A determinare questo andamento è stata, in particolare, la riduzione della domanda da parte dei principali mercati di sbocco, quali industria automobilistica, imballaggio ed edilizia. Vi sono tuttavia differenze tra Europa Occidentale, dove la domanda è diminuita del 3%, e quella Centrale, dove si è registrato un leggero incremento dello 0,6%.
"Di fronte a un contesto economico in evoluzione, spesso difficile, l'industria europea della plastica ha dimostrato coraggio e grande capacità di adattamento. Anche se avremmo preferito un recupero più rapido, l'industria è riuscita a rimanere competitiva e innovativa, contribuendo al 2,6% del PIL europeo. A ogni modo i costi dell'energia e delle materie prime, più bassi in altre parti del mondo, costituiscono un'ulteriore sfida per la nostra industria in Europa", ha dichiarato il direttore esecutivo di PlasticsEurope, Wilfried Haensel.
Il presidente di PlasitcsEurope e CEO di Bayer MaterialScience, Patrick Thomas, parlando di previsioni, ha affermato che "il 2013 può essere considerato come un anno di consolidamento per l'industria europea delle materie plastiche; le previsioni per il 2014 indicano una lieve ripresa, ma il settore è ancora lontano dai livelli precrisi".
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti in plastica in Europa, il 2012 ha registrato un andamento positivo. Mentre la produzione dei rifiuti in plastica postconsumo si attesta allo stesso livello del 2011, i tassi di riciclo e recupero energetico sono aumentati e hanno raggiunto rispettivamente il 26,3% (+4,9% ) e il 35,6% (+3,3%). Tali dati si traducono in un tasso medio di recupero del 61,9%, con un incremento del 4% rispetto al 2011. La situazione in Europa non è tuttavia omogenea: mentre in alcuni paesi si recupera il 100% dei rifiuti in plastica postconsumo, in altri difficilmente viene raggiunto il 30% e oltre 9 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica finiscono ancora in discarica.
"L'industria della plastica si impegna a conseguire l'obiettivo "zero plastics to landfill" entro il 2020", ha aggiunto Haensel, invitando le istituzioni a mettere in atto misure idonee a evitare che rifiuti riciclabili e ad alto potere calorifico finiscano ancora in discarica. "La nostra industria è resistente e abbiamo sempre affrontato le sfide adattandoci alle diverse circostanze. La stessa fiera K è una dimostrazione della nostra forza e della nostra capacità di adattamento", ha concluso Thomas, con una nota di ottimismo.