Fondata nel 2008 a Dongguan da due statunitensi, i fratelli James and John Fiocchi, la società costruttrice di stampi Feng Ping Tooling & Plastics ha chiuso per bancarotta il 16 dicembre 2013. La notizia sta sollevando molto scalpore nelle ultime due settimane e l'intera vicenda viene ritenuta un esempio di cosa può capitare a imprenditori occidentali poco accorti che decidano di avviare un'attività in Cina, dove la cultura e le regole imprenditoriali sono molto diverse da quelle nordamericane.
In pochi anni la società era cresciuta rapidamente, assumendo diverse centinaia di dipendenti e adottando una strategia di alto profilo. Ma la sua storia recente si è rivelata più drammatica di molte altre vicende. Per cominciare, nel luglio scorso 19 dipendenti, tra cui un top manager, erano stati ritenuti responsabili di appropriazione indebita di 4,5 milioni di dollari per creare una società concorrente. Quindi il 15 dicembre 270 lavoratori che non venivano più pagati hanno preso d'assalto e saccheggiato lo stabilimento cinese. E per finire, i due titolari sono fuggiti rocambolescamente nascondendosi nel bagagliaio di una macchina, dopo essere stati di fatto trattenuti per quasi due settimane dai creditori.
Nel primo anno di attività la società aveva realizzato vendite per 300 mila dollari, che erano diventati oltre un milione alla fine del 2009 e 3 milioni nel 2010, corrispondenti a 259 stampi venduti. In seguito l'intento era quello di vendere almeno 700 stampi ai principali OEM statunitensi. Evidentemente le cose non stavano andando come sembrava e come i due titolari della società volevano far credere.