Innovazioni tecnologiche. Applicazioni sperimentali. Studio di soluzioni sempre nuove e volte a fornire risposte immediate ed efficaci anche di fronte alle più complesse esigenze del mercato. Sono queste le basi su cui Gefit poggia da sempre la propria strategia di crescita. Proprio a tale riguardo l'azienda, attiva nella costruzione di stampi per termoplastici e nella realizzazione di sistemi per l'assemblaggio veloce di componenti in plastica, ha dato nuovo impulso allo sviluppo delle cosiddette macchine "ibride" con un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: passare dalle tradizionali soluzioni meccaniche ai più moderni ed efficienti motori elettrici, con evidenti e molteplici vantaggi.
Nelle macchine con tecnologia in continuo, grazie all'utilizzo di motori brushless montati sui mandrini superiori, è possibile ottenere accuratezza e ottimizzare l'assemblaggio dei componenti, ma anche significativi benefici nel lungo periodo. Basti pensare all'elevata flessibilità dell'intero processo e, soprattutto, alla vita media della macchina stessa. In pratica, la combinazione di tecnologia elettrica e meccanica permette di ottenere risultati altrimenti difficili da immaginare.
Innanzi tutto una macchina ibrida può realizzare l'assemblaggio in continuo di componenti che, in precedenza, dovevano essere assemblati con sistemi diversi (di tipo index o step-by-step). Un esempio su tutti è rappresentato dalle tradizionali chiusure per gli imballi alimentari in cartone, che adesso possono essere applicate appunto per mezzo della tecnologia ibrida.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la possibilità di effettuare l'avvitatura del pezzo solo dopo avere eseguito una particolare ricerca angolare, che permetta di superare le criticità del processo tradizionale, come i fastidiosi crash sui filetti. Si tratta, peraltro, di una sorta di avvitatura "gentile", con una sostanziosa riduzione delle polveri prodotte dalla frizione tra i diversi componenti.
Le macchine ibride, inoltre, sono in grado di eseguire "piantaggi" lineari, controllando in più punti la forza di accoppiamento tra gli elementi, riducendo di conseguenza gli scarti e offrendo un ulteriore elemento a favore della sicurezza e della qualità del prodotto, oltre al controllo visivo. Inoltre, l'utilizzo di motori brushless su questo tipo di macchine consente anche di ottenere una decisa presa sul pezzo, ma con il mandrino superiore completamente fermo. Particolare importante, questo, che riduce, fino quasi ad azzerarlo, il rischio di danneggiare il componente.
In definitiva, partendo da una sola posizione angolare, è possibile eseguire in continuo orientamento e piantaggio, combinando movimenti lineari e rotativi.