Un recente studio pubblicato dalla società di consulenza specializzata Freedonia rivela che la domanda mondiale di pneumatici dovrebbe crescere del 4,3% all'anno fino al 2017, raggiungendo 2,9 miliardi di articoli prodotti. In termini di valore, le vendite registrerebbero un incremento annuo del 7,9%, per un giro d'affari complessivo di 276 miliardi di dollari.
A fare da traino a tale andamento sono i paesi emergenti della regione Asia-Pacifico (in particolare Cina e India), che rappresentano i due terzi della crescita globale. Nel 2012 la Cina è stata il principale consumatore di pneumatici al mondo, con il 25% della richiesta, anche se il picco registrato nel quinquennio 2007-2012 potrà difficilmente ripetersi in futuro, dato il rallentamento dell'industria locale costruttrice di auto e moto. Tra i mercati più forti figurano anche Giappone e India, con quest'ultima che dovrebbe sorpassare il Giappone, approfittando del calo della popolazione e delle esportazioni del paese del Sol Levante.
Nord America ed Europa Occidentale, invece, pur mostrando segno positivo, non dovrebbero mettere a segno una crescita oltre il 2% annuo. Nonostante la ripresa economica e le innovazioni tecnologiche apportate alla produzione di auto e moto, il rallentamento della crescita demografica e le perdite non ancora del tutto recuperate del periodo di recessione (che ha visto molta della produzione delocalizzarsi verso aree geografiche a basso costo) impediscono al mercato di raggiungere livelli più soddisfacenti. Gli Stati Uniti sono comunque i secondi consumatori al mondo di pneumatici.
Infine, per quanto riguarda i settori applicativi, auto e moto detengono una quota di mercato del 73%, mentre veicoli agricoli, industriali e aeroplani - pur rappresentando piccole porzioni di mercato - potrebbero mostrare un andamento più rapido e vivace.