Nei giorni scorsi ENI e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) hanno rinnovato l'accordo quadro di collaborazione per la ricerca, incentrato sulla produzione sostenibile di energia, sulla salvaguardia ambientale e sulla sperimentazione di nuove tecnologie.
L'innovazione tecnologica, sia nelle aree di attività principale sia nell'ambito delle fonti di energia non convenzionali, rappresenta per ENI una leva imprescindibile per la sostenibilità dello sviluppo energetico e per questo risulta centrale nella strategia di medio-lungo termine della società. Questa, infatti, nel prossimo quadriennio ha in programma di spendere circa 1,1 miliardi di euro nelle attività di ricerca e sviluppo. "Il ritorno medio nella ricerca è circa quattro volte l'investimento e, quindi, non c'è per noi un investimento migliore della ricerca, per redditività e contributo alla risoluzione dei problemi. Per esempio, siamo riusciti, proprio grazie alla ricerca, a trasformare la nostra raffineria di Marghera in una bioraffineria, la prima al mondo con investimenti relativamente ridotti, di circa 130 milioni di euro", ha fatto sapere l'amministratore delegato di ENI, Paolo Scaroni, firmatario dell'accordo insieme al presidente del CNR, Luigi Nicolais. Partendo da materie prime di origine naturale, la bioraffineria produrra, attraverso Versalis, società del gruppo ENI, bio-intermedi chimici destinati a settori applicativi ad alto valore aggiunto.
L'accordo prevede attività che coinvolgono i tecnici e i ricercatori dei due partner in un ampio programma di ricerca applicata in diversi ambiti, tra cui la sperimentazione di nuove tecniche per la caratterizzazione di giacimenti di idrocarburi, il monitoraggio ambientale finalizzato alla sostenibilità della produzione di petrolio e gas, soluzioni ecosostenibili per la mobilità e la salvaguardia ambientale, la sperimentazione di celle solari avanzate. Inoltre, garantisce alle attività in corso una cornice di regole sulle relazioni reciproche e sulla gestione della proprietà intellettuale e semplifica gli aspetti procedurali. L'obiettivo è quello di creare un portafoglio di soluzioni innovative sui temi dell'energia e dell'ambiente, di importanza strategica per il sistema italiano ed europeo.